video suggerito
video suggerito

Tra un mese parte il primo switch-off per il digitale DVB-T2: come sapere se devi cambiare TV

Dal 20 ottobre 2021 i canali TV inizieranno a cambiare modalità di trasmissione: inzialmente passeranno dalla codifica MPEG-2 alla più sofisticata MPEG-4, che i prodotti più obsoleti non saranno in grado di trasformare in immagini televisive. Ecco quali, e come capire se il proprio televisore è colpito.
A cura di Lorenzo Longhitano
73 CONDIVISIONI
Immagine

Tra poco meno di un mese partirà ufficialmente il percorso a tappe che porterà tutte le emittenti nazionali a trasmettere nel nuovo standard del digitale terrestre DVB-T2. Il cosiddetto digitale di seconda generazione renderà inutilizzabile un numero elevato di televisori e decoder, ma i suoi passaggi più drastici avranno luogo soltanto l'anno prossimo e per il momento i cittadini che dovranno sostituire il proprio apparecchio sono una minoranza. Dal 20 di ottobre infatti molti canali cambieranno modalità di trasmissione: passeranno dalla codifica MPEG-2 alla più sofisticata MPEG-4, che i prodotti più obsoleti non saranno in grado di trasformare in immagini televisive.

Cosa cambia con lo switch-off di ottobre

L'intera operazione di passaggio al digitale terrestre di seconda generazione serve a liberare frequenze di trasmissione e aumentare sia la qualità del segnale visualizzato dai televisori che il numero di canali visibili; il prezzo da pagare è invece l'utilizzo di algoritmi e chip che devono elaborare segnali più sofisticati e che non sono inclusi in tutti i televisori o decoder. Nel caso dello switch-off di ottobre, il passaggio definitivo alla codifica MPEG-4 consentirà di visualizzare canali in alta definizione, ma lascerà indietro le trasmissioni a definizione standard, tagliando fuori tutti i televisori e i decoder con chip progettati per decodificare il vecchio segnale MPEG-2.

I dispositivi colpiti

I televisori e i decoder che saranno colpiti tra un mese sono decisamente obsoleti e una assoluta minoranza rispetto al totale: si tratta dei prodotti usciti ai tempi del primo avvento del digitale terrestre, pronti per ricevere il segnale digitale ma non progettati per l'alta definizione. Si tratta in sostanza di tutti i prodotti che allo stato attuale non sono in grado di ricevere le varianti HD delle reti televisive nazionali. Una verifica in anteprima sull'idoneità del proprio TV allo standard in vigore dopo lo switch-off di ottobre si può fare proprio in questo modo – tentando di sintonizzarsi su un canale Rai o Mediaset in HD, normalmente presente sui canali 500 del telecomando: se l'intestazione del canale appare correttamente ma l'immagine non si vede, dal 20 ottobre il televisore o il decoder vedranno più i canali colpiti dallo switch-off.

I canali che resteranno (per ora)

Le emittenti hanno già iniziato a inviare comunicazioni al riguardo, specificando che per il momento i canali che cambieranno modalità di trasmissione saranno i meno importanti. Per la Rai rimarranno visibili a tutti Rai 1, Rai 2, Rai 3 e Rai News 24, mentre per Mediaset, oltre a Canale 5, Italia 1 e Rete 4 potrebbero restare momentaneamente ancorati al vecchio standard anche Iris, il 20 e La 5. Si tratta comunque di una situazione temporanea: presto, dopo la data fatidica, anche i canali Rai e Mediaset principali saranno trasmessi esclusivamente in MPEG-4, sparendo dai prodotti più obsoleti.

73 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views