Fin dal suo annuncio, il dubbio più grande sulla realtà virtuale ha riguardato le tempistiche del suo utilizzo: dopo quanti minuti o ore si comincia ad avere la nausea? Alla fine, con l'arrivo sul mercato dei visori, si è scoperto che questo tempo varia da persona a persona e, soprattutto, può aumentate una volta abituatisi alla nuova tecnologia. Così Derek Wasterman, un filmaker di Los Angeles, ha deciso di provare a vivere nella realtà virtuale per un giorno intero, entrando nel Guinness dei Primati per aver passato 25 ore con un visore in testa.
Lo ha fatto con il Vive di HTC, che, peraltro, consente di interagire con lo spazio attraverso due speciali controller in grado di riconoscere il movimento. Preparato il salotto di casa sua e indossato un abbigliamento formale, Derek ha avviato un software che gli ha consentito di dipingere in tre dimensioni nello spazio virtuale offerto dal visore. Una scelta non casuale: passare 25 ore nella realtà virtuale è sicuramente più semplice se si ha qualcosa di attivo da fare piuttosto che, per esempio, vagare senza meta all'interno di un'esperienza di esplorazione.
La situazione si è complicata intorno alla 17esima ora, quando Derek ha cominciato ad avvertire una forte nausea che lo ha portato a rigettare in un secchio (dove ha anche espletato i propri bisogni). Tra la 21esima e la 25esima ora l'uomo ha cominciato a balbettare frasi senza senso muovendo in continuazione i controller. Il Guinness ha registrato il record lo scorso 7 aprile, ma il video è stato pubblicato solo questa settimana. Per quanto il record sia effettivamente il primo di questo tipo, è probabile che con l'arrivo sul mercato di tutte le soluzioni per la realtà virtuale in molti, soprattutto videogiocatori, cercheranno di superarlo. Fino ad allora, questo video sottolinea il fatto che le maratone di realtà virtuale non sono probabilmente un modo sano per passare il tempo libero.