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Trento, 1.200 euro di multa per aver utilizzato un hoverboard

1.200 euro di multa, 5 punti in meno sulla patente e il sequestro del mezzo. È questa la sanzione record che i vigili di Trento hanno fatto piovere su un giovane proprietario di hoverboard per averlo utilizzato in pubblico.
A cura di Marco Paretti
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1.200 euro di multa, 5 punti in meno sulla patente e il sequestro del mezzo. È questa la sanzione record che i vigili di Trento hanno fatto piovere su un giovane proprietario di hoverboard per averlo utilizzato in pubblico, nonostante la bassa velocità alla quale stava procedendo spingendo un passeggino. Una notizia che rischia di porre fine al mercato nascente dei dispositivi di mobilità di questo tipo, che proprio nel corso degli ultimi mesi si erano fatti conoscere in tutto il mondo perché consentono di muoversi senza sforzi utilizzando mezzi elettrici. Veicoli che ovviamente sono regolamentati dalla legge, la cui interpretazione può però portare a conseguenze inaspettate, come in questo caso.

La normativa riguardante queste tipologie di mezzi di trasporto è apparentemente chiara: “L'articolo 190 del Codice della strada vieta la circolazione sulla carreggiata delle strade e sugli spazi riservati ai pedoni a tavole, pattini od altri acceleratori di andatura. In caso contrario è prevista una multa da 25 a 99 euro. Eppure a Trento il giovane coinvolto ha dovuto sborsare una cifra ben superiore. Il motivo è semplice: i vigili hanno applicato la legge nella maniera più dura, equiparando l'hoverboard non ad un acceleratore di velocità ma ad un motorino. Questo perché la circolare ministeriale del Dipartimento Trasporti Terrestri di Roma n. 300/A/1/46049/104/5 indica che ai sensi del disposto del D.M. 31 gennaio 2003 di recepimento della Direttiva 2002/24/CE "i veicoli a motore a due o tre ruote aventi una velocità massima superiore a 6 km/h e che non siano velocipedi a pedalata assistita né costruiti per uso di bambini o invalidi sono da ricomprendersi a seconda delle prestazioni e delle caratteristiche costruttive tra i ciclomotori o tra i motoveicoli".

Così, equiparandolo ad un motorino, l'hoverboard avrebbe dovuto essere omologato e dotato di targa, assicurazione, casco e certificato di assicurazione. In assenza di questi elementi è scattata la multa da 1.200 euro: 849 euro per l’assicurazione, 155 euro per il mancato certificato di circolazione,  81 euro per il casco e 77 euro per la targa. Ora il giovane farà ricorso al Giudice di Pace, ma la notizia solleva ulteriori dubbi sulla possibilità di espansione del mercato degli hoverboard, anche perché i rischi – anche solo quelli relativi alla multa fino a 99 euro – non vengono quasi mai specificati né sulle confezioni né dai negozianti. Servirebbe, secondo alcuni, una normativa dedicata come già è stato fatto con le biciclette elettriche. Pena il rischio reale di ritrovarsi davanti ad una multa da 1.200 euro, 5 punti in meno sulla patente e il sequestro del mezzo che, attualmente, sembra poter circolare solo in casa o in giardino.

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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