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Troll, un algoritmo li individua con un’accuratezza dell’80%

Un algoritmo sviluppato da alcuni ricercatori delle università di Stanford e Cornell è in grado di analizzare i post alla ricerca dei tipici tratti che caratterizzano i contenuti pubblicati dai provocatori online. L’accuratezza? Fino all’80%.
A cura di Marco Paretti
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troll online

I social network e le sezioni dedicate ai commenti degli utenti sono ormai piene di utenti che provocano altre persone per ottenere una loro reazione. Su internet vengono generalmente definiti "troll" e spesso sono fonte di forte stress per le vittime che si ritrovano costantemente attaccate con offese e abusi. La soluzione a questa spiacevole situazione potrebbe essere un algoritmo sviluppato da alcuni ricercatori delle università di Stanford e Cornell, il quale è in grado di analizzare i post alla ricerca dei tipici tratti che caratterizzano i contenuti pubblicati dai troll. L'accuratezza? Fino all'80%.

I ricercatori hanno studiato per 18 mesi alcuni dei più grandi forum dove spesso viene rilevata la presenza di provocatori. Tra questi figurano siti come CNN.com, Breitbart.com e IGN.com, portali che condannano fermamente l'abuso online con la sospensione temporanea o permanente degli account. Il team ha analizzato circa 40 milioni di post, 100 milioni di voti e 1,7 milioni di utenti, dati che hanno permesso di creare una lista di caratteristiche che spesso vengono associate ai troll: post poco leggibili, fuori tema e caratterizzati da meno parole simili rispetto ai contenuti degli utenti che rigano dritto.

I provocatori sono inoltre più portati all'utilizzo di parole volgari a discapito di termini più conciliatori come "forse" e "potrebbe". La situazione si spacca quando invece si prende in considerazione l'iniziativa: in alcuni siti i troll davano inizio alle conversazioni, mentre in altri rispondevano con provocazioni ai post di altri utenti. "Comprendere in che modo gli utenti antisociali deviano le discussioni online può aiutarci a quantificare la loro influenza sulle altre persone" hanno spiegato i ricercatori. Se combinati, infatti, tutti i dati raccolti dal team danno vita ad un algoritmo in grado di individuare un troll con una precisione dell'80%.

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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