Il Presidente degli Usa Donald Trump ha scritto questa mattina su Twitter che non acconsentirà ad Apple di evitare le tariffe sui componenti destinati alla costruzione del nuovo Mac Pro, una richiesta effettuata all'inizio del mese proprio dall'azienda di Cupertino. Si tratta di un ulteriore elemento dovuto alle tariffe di importazione sulle merci cinesi che ad oggi colpiscono anche prodotti elettronici e che quindi potrebbero avere su Apple un impatto importante: si parla di incrementi nelle tariffe di importazione fino al 25 percento.
Per questo all'inizio del mese Apple ha richiesto al governo americano di poter escludere alcuni componenti da queste nuove tariffe. L'azienda non ha specificato esplicitamente il Mac Pro, ma secondo Bloomberg la descrizione delle parti nei documenti nei depositati da Apple combaciano con quelle destinate al computer fisso destinato ai professionisti e recentemente annunciato. Proprio il computer della mela, peraltro, è finito al centro di un piccolo caso legato ai due paesi: con l'annuncio del nuovo modello la mela ha anche annunciato di averne spostato la produzione dagli Stati Uniti alla Cina.
"Ad Apple non saranno concesse tariffe agevolate per i Mac Pro prodotti in Cina" ha twittato Trump nelle ultime ore. "Fateli negli Usa, dove non ci sono tariffe". L'annuncio è giunto direttamente dal profilo Twitter del Presidente Usa, mentre la risposta ufficiale da parte dell'ufficio del commercio americano non è ancora stata divulgata. Nel futuro della mela sembra quindi delinearsi una situazione dove importare merci dalla Cina per la produzione diventerà sempre più costoso, un elemento che negli ultimi anni Cupertino – e altre aziende tecnologiche – era riuscita ad evitare. Nel corso degli ultimi mesi l'intera industria tecnologica statunitense ha fortemente spinto affinché Trump non approvasse tariffe in grado di danneggiare la catena di produzione delle aziende tecnologiche americane.