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Turchia, bloccati WhatsApp, Facebook, Twitter e YouTube

A poche ore dalla notizia dell’arresto dei leader del partito filocurdo in Turchia il gruppo di monitoraggio di Internet “Turkey Blocks” ha segnalato il blocco delle principali piattaforme social nel Paese.
A cura di Matteo Acitelli
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A poche ore dalla notizia dell'arresto dei leader del partito filocurdo in Turchia il gruppo di monitoraggio di Internet "Turkey Blocks" ha segnalato il blocco delle principali piattaforme social nel Paese. Come riportato sul profilo Twitter @TurkeyBlocks, dalle 1.20, ora locale, WhatsApp, Facebook, Twitter e YouTube risultano inaccessibili in tutta la Turchia. Dalle prime informazioni acquisite sembrerebbe che il blocco sarebbe collegato proprio all'arresto del leader del partito filo-curdo Hdp, Selahattin Demirtas e di altri parlamentari curdi. Il leader del partito filo-curdo Hdp nella giornata di oggi è stato infatti arrestato e condotto al tribunale di Diyarbakir con l'accusa di "terrorismo".

La notizia ha avuto grandi conseguenze anche per gli utenti del paese che ora si ritrovano tutti i principali social network bloccati per evitare fughe di notizie. Non è la prima volta infatti che il governo turco decida di bloccato l’accesso ai social media, nel mese di giugno, ad esempio, dopo il terribile attentato terroristico che ha colpito l'aeroporto Ataturk di Istanbul, il governo, attraverso il Turkish Supreme Board of Radio and Television (Rtuk), l'organo che ha il compito di vigilare sulle attività di tutti i media nel paese, ha bloccato l'accesso ai social network. Molti utenti in queste ore stanno provando a superare le restrizioni imposte dal governo sfruttando i VPN.

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