Twitter ha comunicato ai suoi dipendenti che il lavoro da remoto potrà continuare a tempo indefinito anche in seguito al termine della situazione di emergenza. Lo ha confermato il CEO Jack Dorsey in una email inviata ai lavoratori nelle ultime ore e in seguito la stessa azienda in una nota: "Se i nostri dipendenti si trovano in un ruolo e in una situazione che gli permette di lavorare da casa e vorranno farlo per sempre, lo potranno fare" ha spiegato un portavoce di Twitter. "Altrimenti i nostri uffici resteranno pronti ad accoglierli, con qualche precauzione aggiuntiva, quando si sentiranno pronti a tornare".
L'azienda si sta quindi preparando a riaprire in parte i suoi uffici e ad avviare nuovamente i viaggi di lavoro all'estero, senza però obbligare al rientro i lavoratori. "Aprire gli uffici sarà una nostra decisione, ma il ritorno dei dipendenti sarà una loro scelta" ha spiegato il portavoce. "Con poche eccezioni, gli uffici non riapriranno prima di settembre. Quando decideremo di riaprire gli uffici, non sarà una ripresa rapida. Sarà fatta con cautela, intenzionalmente, ufficio per ufficio e gradualmente". Prima di settembre, specifica la nota, non ci saranno viaggi di lavoro, con "poche eccezioni", e per tutto il 2020 non saranno organizzati eventi aziendali dal vivo.
I dipendenti di Twitter stanno lavorando da casa dal 12 marzo, quando l'azienda ha ordinato a tutta la sua forza lavoro di non andare in ufficio a causa della pandemia di coronavirus. Una scelta condivisa dalla maggior parte delle aziende della Silicon Valley, che in questo momento stanno lavorando da remoto per non affollare gli uffici. Le altre realtà tecnologiche, tra cui Google, Microsoft e Amazon, potrebbero presto prendere la stessa decisione di Twitter, cioè consentire ai propri dipendenti di lavorare da casa senza limitazioni e senza porre una data finale allo smart working.