Twitter, le minacce all’attivista Criado Perez portano alta la polemica sulla sicurezza del social network
Le minacce sui social network non devono essere assolutamente tralasciate anzi devono essere comprese proprio come quelle reali. L'esempio della loro importanza ci viene dato dalla Gran Bretagna dove la giornalista Caroline Criado-Perez, sta tentando con la forza di ottenere un cambiamento delle regole e degli strumenti utili per tutti gli utenti su Twitter, dopo che la stessa è stata letteralmente perseguita con dure e pericoloso minacce da un giovane ventunenne, poi arrestato.
L'atto violento è stato sanzionato dalla giustizia, ma secondo i laburisti e molti utenti anche l'azienda del social network deve intervenire in modo più tempestivo e decisamente più a modo nei confronti di malviventi o utenti così pericolosi, proprio per riuscire a proteggere tutti. Yvette Cooper, ministro dell'Interno del governo, parla apertamente di "risposta inadeguata" di Twitter agli "inaccettabili e vergognosi" commenti.
Caroline Criado-Perez, che studia un Master sulle disuguaglianze di genere alla London School of Economics, non ha nemmeno avuto il tempo di realizzare la grande vittoria nei confronti della Banca centrale di Londra accettando una donna sulla banconota da 10 sterline, che è stata vittima di un attacco organizzato su Twitter. Cinquanta tweet violenti all'ora, per 12 ore. Pesanti, violenti, dalle minacce di stupro a volgarità inaudite. La giustizia prevede il reato di violenza su Internet e per il ventunenne arrestato la strada sembra essere quella. Ma non può essere tutto per gli attivisti a favore di Caroline, Twitter deve fare di più per individuare ed eliminare questi pericoli. Le procedure di segnalazione su Twitter già esistono, ma secondo i promotori della campagna sono troppo lente e a volte non immediate. Per questo è nata la petizione che chiede a Twitter di poter segnalare gli abusi direttamente con un pulsante posto proprio nei vari messaggi del social.
Nonostante la gravità di queste minacce, le risposte ufficiali del social network continuano a essere molto deboli. E non solo nel caso di Caroline, ma per molte altre donne. Anche i social media hanno una responsabilità in particolare quella di non tollerare questo genere di abusi, visto che riguardano minacce di stupro e altri comportamenti potenzialmente criminali. E' necessario che chi subisce molestie e minacce, possa avere subito risposte chiare per contrastare questo genere di persecuzione.
La laburista Cooper