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Twitter obbligata a rivelare gli autori dei messaggi antisemiti in Francia

Il social network si era limitato a rimuovere i cinguettii illegali, non volendo consegnare dati personali che andavano contro le protezioni costituzionali garantite dal Primo emendamento. Ma oggi tutto è stato annullato e i messaggi esternati.
A cura di Bruno Mucciarelli
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Twitter si piega alle autorità francesi andando a consegnare, a differenza di quello che avrebbe e aveva realizzato fino ad oggi, i dati utili a risalire all'identità degli autori di tweet anti-semiti, in seguito alla denuncia dell'Unione francese degli studenti ebrei (Uejf). L'annuncio è giunto direttamente dallo stesso sito di micro-blogging californiano che ha così dovuto sottostare all'ordinanza emessa a gennaio da un tribunale francese e confermata in appello a metà giugno.

La vicenda oltretutto ha esternato il fatto che lo stesso Twitter abbia forzatamente rivelato gli indirizzi IP associati ai profili cinguettanti dell'hashtag #unbonjuif, ossia "un buon ebreo", collegati a numerosi micropost razzisti e antisemiti. Alla genesi della situazione si era visto come il social network si fosse limitato a rimuovere i cinguettii illegali, ma non permettendo a nessuno di avere in consegna i dati personali degli autori in quanto tale azione sarebbe andata contro le regole del primo emendamento americano. Una battaglia che sembrava perso, ma che invece ha subito una differenziazione decisamente importante nella scelta finale. In una nota, Twitter ha fatto sapere di aver fornito informazioni che "permetteranno l'identificazione di alcuni autori di tweet antisemiti. Mettendo fine alla disputa giudiziaria con l'Uejf con cui è stato convenuto di lavorare insieme per combattere attivamente razzismo e anti-semitismo".

Oltretutto è stato stilato anche un importante accordo proprio tra le due parti per collaborare in futuro sul migliorare l'accessibilità delle procedure di notifica di tweet illeciti. Ricordiamo come proprio sulla vicenda anche il presidente francese, Francois Hollande, era intervenuto cercando di chiedere che venisse dato seguito all'ordinanza per riuscire a fare maggiore chiarezza sull'accaduto.

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