Omid Kordestani è il nuovo presidente di Twitter. Lo ha annunciato lo stesso social network, che solo poche settimane fa ha confermato Jack Dorsey come CEO permanente dell'azienda. Kordestani è stato "rubato" a Google, dove era già famoso per essere stato il dipendente più pagato del 2014. In Twitter guadagnerà 50 mila dollari all'anno e avrà la possibilità di ottenere fino a 1,2 milioni di azioni: 800 mila azioni da acquistare ad un prezzo non ancora definito e 400 mila azioni come bonus una tantum, ottenibili se l'azienda raggiungerà determinati obiettivi nel corso dei prossimi quattro anni fiscali a partire dal 2016. In totale, secondo il valore attuale, il compenso di Kordestani dotrebbe aggirarsi intorno ai 36 milioni di dollari.
Come dipendente di Google, nel 2014 Kordestani ha guadagnato poco meno di 130 milioni di dollari ricoprendo il ruolo di Chief Business Officer. Nel corso dell'anno all'uomo è stato offerto un bonus di 6,5 milioni di dollari – 5 milioni per aver accettato il posto di CBO e un altro milione e mezzo come parte del programma annuale di bonus – oltre a 123 milioni di dollari in azioni e uno stipendio da 237 mila dollari all'anno. Kordestani è stato l'undicesimo dipendente assunto da Google nel 1999 ed è il responsabile della vertiginosa scalata al successo – soprattutto in ambito economico – di Big G.
È grazie a lui se Google ha cominciato a generare grandi ricavi grazie agli annunci pubblicitari, consentendo all'azienda di monetizzare per la prima volta nella sua storia. Un ruolo importante, quindi, che ora dovrà svolgere anche per Twitter, social network che proprio nella monetizzazione sta trovando il maggiore ostacolo da superare. Nel corso degli ultimi giorni l'azienda ha annunciato un taglio pari all'8% dei posti di lavoro, che equivale al licenziamento di 336 dipendenti. "La ristrutturazione rientra nell'ambito di un piano per organizzare la società intorno alle sue priorità" ha spiegato il CEO Jack Dorsey. "Siamo convinti che il reparto di ingegneria si muoverà più velocemente con un team più piccolo e agile".