È ormai passata una settimana da quando Twitter ha abbandonato le stelline in favore dei cuori, passando dai Favoriti ai Mi piace. Una trasformazione che ha creato non poche polemiche nella community ma che, a quanto pare, è stata generalmente ben accolta dagli utenti del social network. Secondo l'azienda, infatti, l'introduzione dei Mi piace ha portato ad un incremento del 6% dell'utilizzo del pulsante. Il dato è stato annunciato all'interno dell'Open Mobile Summit di San Francisco. Un successo al quale Twitter puntava proprio con l'introduzione dei cuori, affidando al nuovo pulsante il compito di creare un engagement maggiore rispetto a quello garantito delle stelline.
"Un incremento del 6% è enorme" ha commentato Kevin Weil, Senior Vice President of Product di Twitter. Un dato peraltro relativo solamente agli utenti già esistenti: quelli nuovi hanno adottato il nuovo Mi piace con un incremento del 9% rispetto al periodo delle stelline. Il merito di questo aumento, secondo l'azienda, è da ricercare nella maggiore facilità di comprensione dei cuori e del concetto di Mi piace. "Il cuore è un simbolo universale" ha continuato Weil. "È molto più inclusivo". Una mossa che peraltro va ad unificare il servizio agli altri offerti da Twitter: Periscope e Vine, quest'ultimo ora caratterizzato da cuori e non più da faccine.
"Vogliamo rendere Twitter più semplice da usare e anche più gratificante" aveva spiegato Jack Dorsey, il nuovo CEO del social. "Sappiamo che a volte la stella può creare confusione, specialmente per i nuovi utenti. Sono tante le cose che possono piacerti, ma non tutte possono essere le tue preferite". Quella dei cuori è solo una delle mosse attuate dal nuovo ad per cercare di far tornare a crescere lo stagnante numero di utenti di Twitter, proponendo nuovi servizi e mettendo in atto rivoluzioni della realtà nata nel 2006. Come quella dei cuori, che, con buona pace dei detrattori, è destinata a rimanere.