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Uber, la decisione del giudice: “È car pooling non servizio taxi”

“Il servizio offerto da Uber non è in alcuna maniera relativo a un servizio taxi abusivo”, è questa la motivazione della sentenza che il giudice di pace di Genova ha emesso e che consentirà ad un autista di Uber di riavere la patente.
A cura di Matteo Acitelli
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"Il servizio offerto da Uber non è in alcuna maniera relativo a un servizio taxi abusivo", è questa la motivazione della sentenza che il giudice di pace di Genova ha emesso e che consentirà ad un autista di Uber di riavere la patente. A commentare la vicenda anche la general manager di Uber Benedetta Erese Lucini che ha sottolineato che Uber non può essere paragonato ai tradizionali taxi: "se il servizio taxi è un trasporto pubblico e come tale obbligatorio, caratterizzato da tassametro, partenza da piazzole riservate e utenza indifferenziata, Uber è cosa del tutto diversa".

Il giudice che ha emesso la sentenza ha affermato che Uber è "condivisione volontaria della propria auto per esigenze di mobilità privata all'interno di un social network". Nel frattempo nella giornata di ieri a Genova è stata organizzata una nuova protesta dei tassisti che hanno bloccato la circolazione in via Roma e hanno creato vari disagi in piazza Corvetto e nella parte alta di via Venti: "Vogliamo radunare qui tutti gli 800 e passa autisti cittadini, siamo vittime di un’ingiustizia". La sentenza del giudice di pace di Genova arriva dopo che i vigili urbani di Genova hanno multato Franco Ferrandino, di Sant'Olcese, di 1750 euro oltre al ritiro della patente di guida e del libretto di circolazione del veicolo poiché al conducente in questione era stato contestato "l'esercizio abusivo dell'attività di tassista". Franco Ferrandino è iscritto all'app Uber ed insieme al suo avvocato Matteo Repetti ha deciso di far ricorso al Giudice di Pace.

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