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Un anno lontano da Google si può? Ecco l’esperimento di un giornalista

Lontano da Youtube, Gmail, motore di ricerca ma anche Maps e quant’altro riguardi il colosso di BigG. Ecco come ha fatto a sopravvivere.
A cura di Bruno Mucciarelli
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Google Personal Search

Nell'era della tecnologia ogni attività quotidiana sembra essere dettata in modo quanto mai preciso e abitudinario dai servizi di Google. Ogni ricerca in internet sfocia nel motore del colosso di Mountain View, ogni video visto in rete proviene quasi sempre da YouTube ed ogni localizzazione che solitamente realizziamo su desktop o su smartphone viene eseguita con Google Maps. Cosa succederebbe allora se tutto questo non esistesse? Se ci allontanassimo da Google e da tutti i suoi quotidiani servizi?

Tom Handerson, giornalista tech, proprio un anno fa decise di sperimentare la propria vita lavorativa e quotidiana senza utilizzare alcun servizio di BigG, cercando alternative e verificando quindi se fosse possibile vivere comunque. Le motivazioni che hanno condotto il giornalista a sperimentare questa nuova "vita" sono sostanzialmente nella ricerca di una migliore privacy. Con Google sembra tutto allo scoperto e molto spesso questo rende difficile o inaccettabili alcune situazioni.

Quando si divorzia, una parte degli amici resta con te, un'altra parte se ne va con l'altro: alcuni se ne sono andati dalla parte di Google, ma forse non erano veri amici. Subito dopo il divorzio ho notato quanto sia pervasivo l'intervento del gigante mediatico, e di come i termini sulla privacy e sulle condivisioni dei dati in verità invadano la nostra privacy più che proteggerla.

Tom Handerson

Se non si può utilizzare Google e tutti i suoi attraenti servizi, dove si può andare a parare per riuscire a condurre attività che possano in qualche modo essere equivalenti o almeno vicine alle esperienze del colosso di Mountain View? Il giornalista ha realizzato una lunga lista di servizi ai quali si è appoggiato durante tutto l'anno.

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Per quanto riguarda il motore di ricerca ha cercato di utilizzare Duckduckgo e qualche volta Yahoo. Proprio per quest'ultimo la situazione sembra ottima visto che più si utilizza il motore di ricerca interno più lo stesso ci aiuta e migliora le nostre aspettative. Certo anche per Yahoo vi è una piccola parte di informazioni che vengono captate e quindi potrebbero andare contro alla volontà di proteggere la privacy proprio come con Google. Per le mail la situazione non è poi così difficile. Infatti esistono molti client che permettono di creare una mail non Google e su questo fronte anche Yahoo stessa o Classic lo permettono senza alcun tipo di problema.

[quote|right]|Qualsiasi servizio non rispetta la privacy e mantiene sempre i dati personali in memoria. [/quote]I dolori forse giungono con le mappe. Google ha portato le proprie mappe ad un livello decisamente superiore e non è facile riuscire a battere gli anni di esperienza in questo campo. Lo sa bene Apple, la quale ha voluto abbandonare proprio l'adozione delle mappe di BigG per realizzarne di proprie, con i risultati non proprio incoraggianti, che conosciamo. Il giornalista dichiara di aver utilizzato le mappe di Yahoo e di Mapquest, andando però ogni volta ad eliminare i cookies per non lasciare traccia di ciò che aveva visionato.

Per quanto concerne YouTube la situazione sembra andare ancora peggio. Il monopolio realizzato da Google sui video sembra essere impressionante e l'unica alternativa che permette di avere una buona quantità di video, anche se non paragonabile a Youtube, avviene con Vimeo.

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Infine per gli altri servizi il giornalista parla del famoso Google Translate che può essere sostituito con Bing di Microsoft oppure con Babelfish di Yahoo, per le immagini invece ci si può affidare al caro vecchio Flikr o Shutterfly che sembrano portare una buona dose di magazzino di foto.

Insomma le alternative nel mondo web esistono, a volte dirette a volte nascoste, a volte molto utili e buone a volte non proprio all'altezza. Purtroppo la privacy qualsiasi sistema, applicativo, web browsing o quant'altro verrà sempre in un modo o in un altro messa da parte. Le ricerche verranno tenute in archivio anche senza utilizzare il motore di ricerca di BigG, così come le ricerche sulle mappe o altro. L'unico modo per non apparire sembra essere l'eliminazione dei cookies ad ogni fine attività o ad ogni giornata lavorativa.

Senza Google si può dunque cercare di sopravvivere, la privacy però viene comunque intaccata anche con la concorrenza. E dunque perché non usare un pacchetto completo di applicativi e servizi già pronti come quelli di Google?

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