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Un supermercato ha licenziato il dipendente robot: “Spaventava i clienti”

È successo per la prima volta in un supermercato scozzese della catena Margiotta, dove un robot chiamato Fabio è stato licenziato dai proprietari del negozio.
A cura di Marco Paretti
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Da tempo ormai c'è chi ha paura che in futuro i robot possano rubarci il lavoro, ma probabilmente anche il malpensanti non hanno messo in conto che persino i lavoratori robotici possono essere licenziati se non svolgono bene il loro lavoro. È successo per la prima volta in un supermercato di Edimburgo della catena Margiotta, dove un robot chiamato Fabio è stato licenziato dai proprietari del negozio. La figura robotica era stata "assunta" per accogliere i clienti e rispondere ai loro quesiti, per esempio sull'ubicazione delle merci all'interno del supermercato, guidandoli attraverso le corsie. Il problema è che le risposte erano piuttosto vaghe: alla domanda "Dove posso trovare del vino?" Fabio rispondeva con un semplice "Nel reparto alcolici".

Così l'esperienza lavorativa del robot è in poco tempo precipitata e, come spesso accade ai dipendenti umani, a causa della sua scarsa efficienza in un reparto è stato ridimensionato ad un altro ruolo: invitare i clienti ad assaggiare alcune cibarie. Anche in questo caso, però, il dipendente robotico non è riuscito a stare al passo con i suoi colleghi in carne ed ossa: mentre gli umani riescono ad attirare circa 12 clienti in 15 minuti, Fabio si limitava a far provare il cibo a soli due clienti in un quarto d'ora. Insomma, delle prestazioni ben al di sotto le aspettative che di certo non hanno giovato alla carriera di Fabio. Che, infatti, è stato licenziato.

"Sfortunatamente le prestazioni di Fabio non erano quelle attese" hanno spiegato i proprietari del supermercato al The Thelegraph. "Le persone lo evitavano". Così il robot è stato impacchettato e rispedito ai laboratori della Heriot-Watt University di Edimburgo, dove è stato progettato. "Quello che non ci aspettavamo è il fatto che alcuni dipendenti umani del negozio si sono affezionati a lui" hanno spiegato i creatori. "Quando lo abbiamo rimesso nella scatola alcuni di loro si sono messi a piangere".

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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