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Un tweet del 1973 su di un attacco israeliano errato manda in tilt i mercati finanziari

Il messaggio su Twitter era uno di quelli storici dedicati all’anniversario della guerra del Kippur. I mercati però lo hanno considerato come odierno ed il panico tra i broker, mal informati, si è subito dilagato.
A cura di Bruno Mucciarelli
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Era il 10 ottobre 1973 quando l'Aeronautica israeliana bombardava aeroporti in Siria per impedire che armi sovietiche raggiungessero l’esercito siriano. Questo era il vero senso del tweet inviato dal portavoce dell’esercito israeliano venerdì mattina con mittente @IDFSpokeperson, che avrebbe dovuto commemorare l'anniversario della guerra del Kippur del 1973. Un messaggio mal letto che ha mandato per qualche minuto in confusione i mercati petroliferi di mezzo mondo.

La "falsa" notizia ha chiaramente fatto sussultare i prezzi del grezzo, spingendo a scambi rapidi, e provocando una scossa che è giunta addirittura sulle borse asiatiche nonché in quelle europee. Osservando meglio il messaggio inviato comunque, tra la data e il testo, era stato inserito l’hashtag #Yomkippur73, una menzione che però è stata non letta, o a cui è stata data poca importanza e che dunque ha provocato il resto.

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Ovviamente questo comunicato fa parte della nostra serie di tweet storici dedicati alle celebrazioni per l’anniversario della guerra del Kippur del 1973. I fatti sono lì, semplici da leggere. Era tutto evidente dallo stesso tweet.

Portavoce militare, Peter Lerner.

L’accenno alle armi sovietiche avrebbe dovuto magari insospettire sulla veridicità odierna del messaggio che invece è stato mal interpretato e subito dopo le 10.20, ora del tweet, i prezzi del greggio sono schizzati un po’ dappertutto. Incredibile ma nei soli quaranta minuti successivi al tweet, il prezzo del petrolio è salito d’oltre un dollaro: da 110,40 a 111,50. Alle 13 inoltre è stato toccato il massimo mensile di 111,74 dollari.

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