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Usa, due milioni di dollari all’hacker virtuale che “bucherà” la Darpa

Una sfida tra sette supercomputer programmati da altrettanti team di hacker ed esperti informatici. È quanto avverrà nel corso del DEF CON di Las Vegas, la famosa manifestazione dedicata al mondo dell’hacking.
A cura di Marco Paretti
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Una sfida tra sette supercomputer programmati da altrettanti team di hacker ed esperti informatici. È quanto avverrà nel corso del DEF CON di Las Vegas, la manifestazione dedicata al mondo dell'hacking che mai come i questi anni ha raggiunto una rilevanza mai vista prima. Tanto che persino la Darpa, Defense Advanced Research Projects Agency, ha deciso di partecipare all'evento organizzando una sfida tra supercomputer che punta a trovare l'hacker virtuale perfetto. Mettendo in palio un ghiotto premio finale: due milioni di dollari al team che riuscirà a prevalere sugli altri.

L'obiettivo è quello di realizzare un'intelligenza artificiale con la quale analizzare i sistemi informatici alla ricerca di bug e falle nella sicurezza, per poi individuare e ripristinare questi elementi in poco tempo. Attualmente, infatti, gli hacker umani riescono a trovare le problematiche solo dopo giorni, in media 312. Rendendo il processo automatico, invece, l'agenzia spera di migliorare considerevolmente la sicurezza dei propri sistemi e di quelli delle aziende che custodiscono i dati, risolvendo eventuali problematiche in maniera del tutto automatica una volta che il software individua un bug. La sfida prevede che i team diano il via al software per poi lasciare tutto il lavoro a quest'ultimo, senza poter più interagire attivamente con esso. L'obiettivo di ogni computer sarà quello di individuare le proprie falle e correggerle, ma allo stesso tempo cercare quelle degli altri e sfruttarle per hackerarli.

Per consentire ai team di hacker di sfidarsi, la Darpa ha messo a disposizione sette supercomputer utilizzati dal Dipartimento della Difesa e 750.000 dollari. Ognuno di questi computer possiede una capacità di calcolo fuori scala, con processori da 1.000 core e 16 Terabyte di memoria. Tra le squadre coinvolte nella sfida c'è anche qualche italiano, come Giovanni Vigna, che guida il team Shellphish oltre a dirigere il dipartimento di Computer Science dell'università di Santa Barbara, e diversi membri dell'Università di Berkeley. La sfida tra i sette supercomputer avverrà il prossimo 4 agosto.

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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