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USA: il governo approva l’identità unica per navigare in rete

Il Governo degli Stati Uniti ha varato un nuovo piano per l’identità digitale dei navigatori. Sembra che in futuro sarà possibile usare una sola autenticazione per avere accesso a tutti i contenuti della rete…
A cura di Mario Maaroufi
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La notizia è una di quelle destinate a far discutere, soprattutto per quanto riguarda la privacy dei navigatori. Il governo degli Stati Uniti, infatti, ha varato un nuovo piano dedicato all'identità online: l'obiettivo è quello di creare alcuni standard che potrebbero ridurre il numero di credenziali per avere accesso ai vari contenuti della rete.

Non preoccupatevi, è tutto più semplice di quanto si possa pensare: utilizzare una sola credenziale per identificarsi in rete ed avere così accesso a tutti i contenuti, anche quelli che richiedono una registrazione. Certo, da un lato questo potrebbe essere un grandissimo vantaggio, visto che sono sempre di più i siti che necessitano di username e password per essere utilizzati.

Dall'altro, però, c'è un fattore che non  si dovrebbe sottovalutare con tanta leggerezza, ovvero quello della privacy online. Un problema nato proprio con l'era di Facebook: in una rete dove ognuno poteva identificarsi con un nickname diverso dal proprio nome e cognome, sembra che oggi sia indispensabile fornire le proprie generalità, quasi come si fosse di fronte ad un posto di blocco. Nessuno di noi ha nulla da nascondere, per carità, ma lo scambio anonimo di opinioni è uno di quei pregi della rete che tutti dovremmo difendere a spada tratta.

Il nuovo piano del governo USA, adesso, è quello di creare una sorta di "chiave universale" per la rete, dove tutti dovranno identificarsi con la propria identità. Il progetto National Strategy for Trusted Identities in Cyberspace (NSTIC) è partito e entro il 2012 entrerà in azione. Strumento realmente utile a semplificarci la vita o solo l'ennesimo metodo per controllare gli internauti? Senza considerare che era stata proprio l'amministrazione Obama a difendere la privacy

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