Per meno di 20 dollari, Amazon consente di acquistare un "onesie", cioè un pigiamone unico dalla testa ai piedi, raffigurante un muro e riportante la scritta "Mexico will pay", il Messico pagherà. Insomma, per meno di 20 dollari potete vestirvi dal muro che Trump vorrebbe costruire al confine con il Messico. Una proposta che ha immediatamente allertato gli attivisti per i diritti civili, che su un portale messicano di petizioni hanno avviato una raccolta firme contro la decisione del colosso dell'e-commerce di vendere questi pigiami definiti razzisti e insensibili. Attualmente la petizione è stata firmata da oltre 500 persone.
"Il costume venduto su Amazon promuove la xenofobia e non è altro che una versione moderna della tunica del Klu Klux Klan" ha spiegato Jerónimo Saldaña, affiliato con il gruppo attivista Mijente, che ha creato la petizione. "La comunità latina non se ne starà ferma mentre aziende come Amazon aiutano a normalizzare la supremazia bianca". Amazon, che non ha fornito dichiarazioni in merito al pigiama in vendita, vieta nella politiche di utilizzo la vendita di oggetti che promuovono l'odio, la violenza e l'intolleranza razziale, sessuale o religiosa. Eppure questo non è il primo caso di abito in grado di sollevare polemiche in vendita su Amazon.
Lo scorso anno era comparso su Amazon un vestito per bambini da profugo con tanto di valigione, vestiti larghi e sformati. Lo denunciò la Caritas, invitando l’azienda venditrice a investire le stesse risorse per comprare un giubbino di salvataggio per un bambino migrante. L'articolo era stato messo in vendita da un'azienda inglese e dopo numerosi reclami giunti anche dagli utenti che nel sito di Amazon hanno stigmatizzato la natura dell'articolo è stato ritirato dal commercio online. Sempre nel 2016 Amazon è stato sommerso da numerose polemiche per aver messo in vendita un "sexy burqa".
