I gemelli Winklevoss, famosi per aver fatto causa a Mark Zuckerberg sostenendo che gli avesse rubato l'idea da cui è nato Facebook, sono diventati miliardari di Bitcoin. Cosa significa? Che nel loro portafoglio virtuale possiedono così tanti Bitcoin da aver superato il miliardo di dollari in valore. E lo hanno fatto con i soldi di Zuckerberg. Già, perché al termine della sfida legale con il fondatore di Facebook, Cameron e Tyler Winklevoss hanno ricevuto un risarcimento pari a 65 milioni di dollari. Da questi, 11 milioni sono stati investiti nel 2013 per acquistare Bitcoin, dando vita ad uno dei "Wallet" più ricchi del mondo: al tempo rappresentava l'1 percento del valore equivalente in dollari.
Questo significa che oggi la loro fetta di Bitcoin vale più di un miliardo di dollari grazie all'impennata che nell'ultimo mese ha subito la valutazione della moneta virtuale, passata prima a 10.000 dollari e ora oltre gli 11.000. "Se i Bitcoin sono meglio dell'oro o saranno visti come un asset simile all'oro" spiegava Tyler Winklevoss durante un'intervista nel 2015. "Il valore di questo mercato potrebbe superare i trilioni. Crediamo che siano possibilità estremamente reali". I gemelli non hanno mai venduto nemmeno un singolo Bitcoin del loro grande patrimonio.
Ad oggi solo pochi Wallet possiedono un numero così alto di Bitcoin da avere un valore in dollari equivalente ad un miliardo di dollari. Uno di questi portafogli virtuali appartiene al misterioso fondatore dei Bitcoin, conosciuto solo con lo pseudonimo di Satoshi Nakamoto. Nel 2014 un'inchiesta di Newsweek ha indicato un 64enne giapponese con un background legato a grandi aziende e all'esercito americano come possibile creatore della criptovaluta. Tuttora, però, la certezza sulla reale identità del creatore di questo fenomeno mondiale non c'è ancora.