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Opinioni

Vuoi lavorare per Apple? Ecco le (strane) domande fatte ai candidati

Se puntate ad un posto in Apple, dovete prepararvi a rispondere a diverse domande, anche piuttosto strane. Lo rivela il portale Glassdoor, una community dove ex dipendenti possono segnalare informazioni sui loro precedenti datori di lavoro, compresi consigli per affrontare con più efficacia il colloquio iniziale.
A cura di Marco Paretti
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Apple genius bar

Se puntate ad un posto in Apple, dovete prepararvi a rispondere a diverse domande, anche piuttosto strane. Lo rivela il portale Glassdoor, una community dove ex dipendenti possono segnalare informazioni sui loro precedenti datori di lavoro, compresi consigli per affrontare con più efficacia il colloquio iniziale. Si scopre così che le risorse umane di Apple tendono a porre domande piuttosto particolari per assicurarsi di avere davanti la persona adatta al ruolo. Quesiti che possono variare a seconda della posizione desiderata e che hanno spesso lasciato basiti i candidati.

Partendo dalle domande classiche – "Perché Apple?", "È il tuo primo lavoro?" – si arriva quindi a quesiti piuttosto particolari, che cercano di far uscire la personalità dei (forse) futuri dipendenti e a stimolare il pensiero fuori dagli schemi. Così ad un candidato Store Manager viene chiesto chi sceglierebbe come leader del suo gruppo, ad uno Specialist il cibo più strano che abbia mai mangiato o chi è il suo migliore amico e ad un responsabile delle relazioni con i clienti di spiegare cos'è e come funziona un router ad un bambino di 8 anni. Seguono "Quanti bambini nascono ogni giorno?" (Manager), "Cosa ti fa emozionare?" (Ingegnere) e "Come ridurresti il costo di questa penna?" (Manager).

Non mancano i quesiti che puntano a far ragionare i candidati. "Hai 100 monete su un tavolo liscio, ognuna con un lato testa ed uno croce" si è sentito chiedere un candidato al posto di ingegnere informatico. "Dieci di queste sono rivolte con il lato testa in alto, 90 con la testa in basso e quindi la croce in alto. Non puoi toccarle, vederle o capire in nessun altro modo quale dei due lati è rivolto verso l’alto. Dividi le monete in due pile in cui è possibile trovare lo stesso numero di teste in entrambe le pile". Insomma, non solo prove "tecniche", ma anche tanta valutazione psicologica per ottenere un posto in una delle aziende più desiderate del mondo.

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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