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Vuoi sapere se c’è fila al ristorante? Te lo dice Google

Conoscere in anticipo il tempo di attesa previsto al ristorante, in modo da potersi preparare e non farsi prendere dai morsi della fame mentre si attende in coda il proprio tavolo. È il nuovo dato che presto farà capolino tra i risultati di ricerca offerti da Google.
A cura di Marco Paretti
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Conoscere in anticipo il tempo di attesa previsto al ristorante, in modo da potersi preparare e non farsi prendere dai morsi della fame mentre si attende in coda il proprio tavolo. È il nuovo dato che presto farà capolino tra i risultati di ricerca offerti da Google e basato sulle tempistiche indicate dagli utenti. In questo modo sarà possibile sapere con precisione quanto bisogna aspettare un determinato giorno ad una precisa ora, in modo da potersi preparare per tempo ed eventualmente scegliere il posto adatto se si va di fretta, per esempio in pausa pranzo.

Google metterà a disposizione degli utenti i dati sui tempi di attesa di oltre un milione di ristoranti in tutto il mondo. Queste informazioni si basano su dati storici e non sono aggiornati in tempo reale: le previsioni, quindi, rappresentano una media di quanto gli utenti hanno aspettato il loro tavolo in passato e non le indicazioni in tempo reale di chi sta effettivamente facendo la coda per mangiare. Un elemento che non dovrebbe rappresentare un problema, portando comunque a stime abbastanza precise delle attese. La funzione è attiva non solo per i ristoranti, ma anche per tutti i locali che offrono un servizio.

Non è la prima volta che Google mette in pratica un approccio di questo tipo. Un anno fa Big G ha introdotto una funzione che consente di sapere quando i negozi sono più affollati. Grazie alla novità è più semplice sapere gli orari di punta dei vari negozi nei quali ci si desidera recare per acquistare i regali di Natale, così da evitare code alle casse e trovare facilmente parcheggio. Inoltre l'aggiornamento di Google Maps per iOS e Android ha introdotto la voce "People typically spend" che indica il tempo di permanenza medio delle persone all'interno di un determinato negozio. Insomma, Google vuole davvero farci risparmiare tempo (ed evitarci lo stress).

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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