C'è ancora spazio per un social network nel 2016? Sembra pensarlo Samsung, che nel corso dell'evento SXSW che si sta svolgendo ad Austin, in Texas, ha presentato Waffle, un social network che consente agli utenti di applicare immagini o disegni sulle fotografie pubblicate dagli amici. "Waffle offre un nuovo, differente servizio che raggruppa diversi punti di vista con l'obiettivo di generare una storia collaborativa" si legge in una nota divulgata dalla stessa Samsung. Attualmente il social network è stato rilasciato in forma preliminare solo per dispositivi Android.
In breve, all'interno dell'applicazione è possibile pubblicare un'immagine in una sorta di griglia che gli utenti appartenenti alla cerchia di amici possono espandere con ulteriori immagini o con illustrazioni, disegni o semplici scarabocchi. Il risultato è una sorta di "muro con graffiti", come lo definisce la stessa azienda sudcoreana, "che offre agli utenti la possibilità di aggiungere la propria prospettiva al contenuto di qualcun altro e vice versa". Restano poco chiari gli aspetti legati alla privacy, un elemento particolarmente importante per gli account appartenenti a figure pubbliche, che rischiano di ritrovarsi i profili pieni di contenuti offensivi.
C'è poi il rischio che il social non venga semplicemente utilizzato; eventualità che lo renderebbe ancora più imbarazzante vista l'impostazione che punta a creare un mosaico teoricamente infinito. Anche solo l'incapacità di raggiungere 8 contenuti – quelli, cioè, necessari per riempire una schermata – può far sembrare desolato il "muro" virtuale. Ad oggi è persino difficile capire se la stessa Samsung prenderà seriamente Waffle, anche perché la sua attuale fase di test significa che i manager potrebbero eliminarlo in qualsiasi momento nel caso non fosse davvero promettente sul lungo termine. Attualmente Waffle sembra essere stato pensato per sfruttare appieno la S Pen dei nuovi Galaxy, ma se l'azienda deciderà di proseguire su questa strada potremmo presto vederlo sbarcare anche su Android e iOS.
