video suggerito
video suggerito
Opinioni

WannaCry, l’attacco hacker riparte da Cina e Giappone: il ransomware continua a colpire

L’attacco hacker basato sull’utilizzo del ransomware WannaCry sembra essere ripartito da Cina e Giappone, dove l’azienda Hitachi ha annunciato di essere caduta vittima dell’attacco. In Europa e Usa la situazione si sta invece stabilizzando.
A cura di Marco Paretti
39 CONDIVISIONI
Video thumbnail

L'allarme, almeno in Europa e Stati Uniti, sembra essere rientrato: il ransomware WannaCry che nel corso del weekend ha colpito 150 paesi e decine di migliaia di computer sembra aver fermato la sua corsa nella maggior parte dei paesi. Negli ultimi minuti, però, pare che l'attacco sia ripartito da Cina e Giappone, dove l'azienda Hitachi ha annunciato di essere caduta vittima dell'attacco, rivelando che diversi computer aziendali sono stati infettati dal malware WannaCry. Diverse altre aziende hanno rilevato problematiche simili, come Nissan e l'azienda ferriviaria East Japan Railway.

L'allarme arriva anche dall'autorità cinese di vigilanza sul cyberspazio, che nel corso delle ultime ore ha inviato un'allerta chiedendo di installare e aggiornare i programmi di antivirus in grado di contrastare l'attacco hacker portato avanti attraverso il metodo dei ransomware. Attualmente in oriente diverse forze di polizia sono al lavoro per limitare i danni, mentre le maggiori aziende cinesi e giapponesi hanno rafforzato i controlli sui loro sistemi interni. Attualmente i sistemi asiatici infettati dal ransomware sembrano essere circa 18.000.

Immagine

In occidente, invece, l'allarme sembra essere rientrato e le paure che circondavano il lunedì di ritorno al lavoro – potenzialmente pericoloso perché si tornava ad accedere i computer negli uffici – si sono rivelate per lo più infondate. "Non sono state registrate nuove infezioni di ransomware" ha spiegato Jan Op Gen Oorth, portavoce dell'Europol. "Questo è un messaggio positivo. Significa che nel fine settimana, con l’allerta dell’attacco su scala globale, le persone si sono attivate per fare gli aggiornamenti per la sicurezza degli apparati". I computer colpiti dal malware sarebbero circa 200.000 in 150 paesi del mondo, con riscatti intorno ai 300 dollari per singolo computer. Gli hacker avrebbero raccolto circa 20.000 dollari in riscatti.

39 CONDIVISIONI
Immagine
Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views