La Federal Trade Commission ha raggiunto un accordo con Warner Bros. in merito alle accuse secondo le quali il publisher non avrebbe specificato di aver pagato alcuni tra gli youtuber più seguiti per ottenere recensioni positive dei propri videogiochi. Secondo la FTC, Warner avrebbe tradito la fiducia dei consumatori pagando migliaia di dollari gli influencer della piattaforma – tra cui PewDiePie, la superstar di YouTube – per coprire in maniera positiva L'Ombra di Mordor, titolo uscito nel 2014 e pubblicato proprio da Warner. Tutto ciò, però, senza rendere pubblico il passaggio di denaro.
"I consumatori hanno il diritto di sapere se chi recensisce un prodotto sta offrendo le proprie considerazioni personali o testi pagati" ha spiegato Jessica Rich, direttrice del Bureau of Consumer Protection della FTC. "Aziende come Warner Bros. devono essere chiare nei confronti dei consumatori con le loro campagne online". Ora l'azienda dovrà rendere pubblico ogni accordo futuro di questo tipo e non potrà più far pubblicare contenuti di questo tipo spacciandoli per lavori indipendenti. L'accordo chiuso con gli influencer in merito al videogioco prevedeva la pubblicazione di almeno un tweet o un post su Facebook riguardante L'Ombra di Mordor e la realizzazione di un video che però doveva sottostare a diverse linee guida che evitavano giudizi negativi.
In breve, i filmati degli youtuber non potevano parlare male del gioco o di Warner, mostrare bug o problemi tecnici e dovevano includere "una forte richiesta verbale di cliccare il link posizionato nella descrizione e legato al sito ufficiale del gioco". In totale, i video sponsorizzati hanno raccolto circa 5,5 milioni di visualizzazioni, con il solo PewDiePie responsabile di 3,7 milioni. Nonostante Warner abbia chiesto agli influencer di specificare la sponsorizzazione del video sotto al pulsante "Mostra altro", molti di loro non lo hanno fatto. In ogni caso, secondo la FTC anche questo non sarebbe bastato per evitare le ripercussioni legali, perché l'avviso dovrebbe apparire all'interno dei video e in tutti i contenuti postati sui social network.