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What Would I Say, l’app per Facebook che scrive gli stati al posto tuo

Una nuova app dedicata a Facebook genera post e stati personali in maniera completamente automatica “rovistando” tra le vecchie pubblicazioni degli utenti.
A cura di Daniele Cretella
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Un tempo, quando la vita diventava sempre più frenetica, si diceva: "non ho neanche il tempo di guardarmi allo specchio". Con l'avvento del web 2.0 e dei social network, l'attività degli utenti si concentra in maniera sempre più ossessiva tra personal computer, smartphone e tablet, al punto che in una giornata particolarmente fitta di impegni si potrebbe affermare di "non avere un attimo per scrivere un post su Facebook". Fortunatamente, però, da qualche settimana è disponibile un nuovo servizio dedicato agli utenti del famoso social network che, almeno in via teorica, potrebbe risolvere il "problema".

Si tratta di "What Would I Say" (in italiano "Cosa potrei dire?"), l'app sviluppata esclusivamente per Facebook attraverso la quale è possibile generare stati personali in maniera automatica e postarli sul proprio account. Il servizio, infatti, non fa altro che "rovistare" tra i propri stati personali precedentemente pubblicati realizzando dei "collage" insensati pronti alla pubblicazione che in qualche modo testimoniano la propria "presenza" sul social network (in qualche caso è davvero difficile accorgersi della differenza). Per usufruire di questo "utilissimo" servizio è necessario navigare direttamente sul sito ufficiale ed effettuare il login a al social network quando richiesto.

In questo modo, "What Would I Say" accederà ai post e alle immagini legate all'account per poter elaborare "nuovi" stati personali. E' del tutto evidente che si tratta di uno strumento decisamente invasivo e poco utile nella "pratica" e dunque è consigliabile rimuovere l'applicazione dopo averla provata per mera curiosità navigando nella sezione "Applicazioni"di Facebook.

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