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WhatsApp, Avira ed AVG sotto attacco hacker

I siti ufficiali di AVG, Avira e WhatsApp vengono violati da un gruppo di hacker Palestinesi. Nessun pericolo per i dati sensibili degli utenti, ma uno smacco che difficilmente riuscirà ad essere cancellato.
A cura di Daniele Cretella
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Qual è il colmo per un antivirus? Quello di essere violato da un gruppo di hacker. Al tempo di computer, internet e smartphone, probabilmente non sarebbe così strano ascoltare una barzelletta come quella poch'anzi proposta (seppur è giusto ammettere che non sia il massimo della comicità). Il problema potrebbe iniziare a preoccupare quando il suo contenuto diventi realtà. Ed è proprio quello che è accaduto nelle scorse ore ad AVG e Avira, due colossi del settore antivirus dedicati a computer desktop e portatilim che si sono visti violare le proprie pagine ufficiali da parte di un team di hacker Palestinesi noti con il nome di KDMS.

La stessa sorte è capitata al sito ufficiale di WhatsApp, il più famoso servizio di messaggistica istantanea per smartphone multipiattaforma, che ha "accolto" coattivamente il messaggio degli attivisti. I tre siti, infatti, sono stati occupati con messaggi che lasciano poco spazio all'interpretazione:

Vi vogliamo dire che c'è una terra chiamata Palestina sulla Terra, questa terra è stata rubata dai sionisti. Lo sapete, vero? Il popolo palestinese ha il diritto di vivere in pace, merita di liberare la sua terra e liberare tutti i prigionieri dalle carceri israeliane. Vogliamo la pace. Lunga vita alla Palestina.

Nonostante la più che imbarazzante situazione nella quale si sono venuti a ritrovare AVG e Avira in particolare, al momento non ci sarebbe stata alcuna violazione di dati sensibili appartenenti agli utenti che utilizzano i servizi antivirus, ma è del tutto evidente che tale atto dimostrativo ha lasciato la porta aperta ad interrogativi che difficilmente riusciranno a trovare risposte convincenti in tema di sicurezza e privacy.

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La notizia si è estesa in rete a macchia d'olio, tanto da dover richiedere un'ammissione da parte delle aziende coinvolte. A tal proposito un portavoce di Avira ha dichiarato:

Oggi abbiamo subito una grave interruzione ai nostri servizi DNS. Sembra che molti siti di Avira, assieme a quelli di altre compagnie, siano stati violati da un gruppo chiamato KDMS. Non è stato il sito di Avira ad essere violato, ma il nostro provider di servizi internet, Network Solutions.

Insomma, si è trattato di uno smacco, degno di una barzelletta che, però, probabilmente farà ridere in pochi.

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