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WhatsApp è stato hackerato? È una bufala, ecco perché

Nella mattinata di oggi, a poche ore dai problemi che hanno impedito agli utenti di scambiarsi messaggi tramite la piattaforma di proprietà di Facebook, numerose fonti online hanno iniziato a diffondere in Rete l’allarme di un presunto attacco hacker ai danni di WhatsApp.
A cura di Matteo Acitelli
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Nella serata di ieri l'app di messaggistica WhatsApp ha smesso di funzionare per alcune ore generando il panico tra gli utenti che hanno espresso il loro malcontento su Twitter tramite l'hashtag #WhatsAppDown. Nella mattinata di oggi, a poche ore dai problemi che hanno impedito agli utenti di scambiarsi messaggi tramite la piattaforma di proprietà di Facebook, numerose fonti online hanno iniziato a diffondere in Rete l'allarme di un presunto attacco hacker ai danni di WhatsApp.

Dalla mattinata di oggi, infatti, numerosi portali, pagine Facebook e catene di Sant'Antonio su WhatsApp hanno iniziato a riportare la notizia secondo cui un gruppo di hacker sarebbe riuscito ad accedere all'interno della nota piattaforma di instant messaging rubando conversazioni, foto e video di tutti gli utenti iscritti: "Hackerato WhatsApp. Saranno rese pubbliche conversazioni e foto. Ecco come fare per sapere se il tuo telefono è stato violato. Intorno alle 22 del 3 maggio WhatsApp ha smesso di funzionare, pare che dietro questo blocco dell’applicazione ci sia un attacco Hacker, volto a violare la sicurezza della più nota app di messagistica".

In realtà però nella serata di ieri WhatsApp non è stato hackerato e tutte le conversazioni degli utenti sono al sicuro. La notizia riportata da più portali in realtà è una bufala, per questo motivo è molto importante prestare la massima attenzione perché diversi gruppi di cyber criminali nelle ultime ore stanno sfruttando la vicenda per rubare informazioni private e attivare costosi abbonamenti a pagamento sugli smartphone delle vittime. L'invito degli esperti è quello di prestare la massima attenzione, verificare la fonte della notizia e soprattutto non lasciare il proprio numero di telefono o altri dati personali all'interno di siti e app che promettono di verificare se il telefono è stato violato.

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