Who’s Who: presentato allo SMAU il nuovo progetto italiano dedicato alle startup
"L'Italia sta diventando un Paese sempre più ospitale nei confronti delle startup". E' con queste parole che Stefano Firpo, capo della Segreteria del Ministero dello Sviluppo economico, ha ufficialmente presentato, nel corso dello SMAU 2013, il nuovo progetto realizzato da Italia Startup e gli Osservatori del Politecnico di Milano "The Italian Startup Ecosystem: Who's Who".
Da un anno a questa parte l’Italia è diventata un Paese più ospitale per le startup innovative. Grazie al Decreto Crescita Bis – che a dicembre giungerà a piena e completa attuazione con la definitiva autorizzazione da parte delle istituzioni europee sulle agevolazioni agli investimenti in startup – chi intende avviare un’impresa innovativa ha la vita più facile. Le iniziative lanciate quest’oggi a Smau sono particolarmente apprezzabili perché ci aiutano a far conoscere anche a una platea internazionale queste importanti novità. Infatti, i tempi sono maturi perché l’Italia diventi anche un Paese più attrattivo per capitali e talenti esteri: il programma Destinazione Italia mira proprio a raggiungere questo ambizioso obiettivo, e l’imminente messa a punto di un meccanismo accelerato per la concessione di “Visti Startup” rappresenta un passo concreto in questa direzione.
Secondo quanto affermato da Federico Berilli, Segretario generale di Italia Startup, il progetto Who's Who avrebbe come suo scopo principale quello di presentare "una fotografia agli interlocutori internazionali della realtà delle startup italiane", fino ad oggi rimaste nell'ombra rispetto a quanto accaduto in altre parti d'Europa e più in generale del mondo, grazie alla collaborazione con gli Osservatori del Politecnico di Milano.
Fino ad oggi, all'interno del progetto di Who's Who, sono state recensite startup di ogni genere, da quelle finanziarie, a quelle hi-tech, dagli incubatori ed acceleratori agli investitori istituzionali, con una propensione maggiore da parte delle regioni settentrionali che occupano il 46% del settore, lasciano i restanti 26% al centro e 28% al sud. Soltanto nel 2012, all'interno del settore hi-tech sono stati investiti circa 112 milioni di Euro e le previsioni del 2013 parlano di una leggera flessione che dovrebbe assestarsi attorno ai 110 milioni di Euro.