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Assange realizza un video denuncia per salvare Wikileaks

L’organizzazione internazionale naviga in una brutta situazione economica e cerca fondi attraverso la creazione di uno spot.
A cura di Alfonsina Merola
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Lo spot della società

Wikileaks sta navigando in brutte acque economiche.

Dopo che  il suo leader, Julian Assange è stato arrestato, molti istituti bancari hanno bloccato i versamenti delle donazioni indirizzate all'azienda.

Il compito che svolge, consiste nel ricevere in modo rigorosamente anonimo, documenti governativi  o aziendali, coperti dal segreto e dall'anominato.

Lo staff che vi lavora nel suo interno è composto da attivisti, scienziati e giornalisti, ma l'invito è rivolto con sollecitudine anche nei confronti di quei cittadini che vogliono mettere in luce comportamenti non etici, che vengono celati. Anche l'identità dei collaboratori rimane sconosciuta.

Da mesi si vociferava su una possibile crisi del sito e la conferma è arrivata. Effettivamente la creazione dello spot che vi abbiamo mostrato, non serva ad altro che a pubblicizzare l'azienda per ottenere denaro.

La pubblicità è un elenco simpatico dei servizi offerti da Wikileaks con il rispettivo compenso da pagare all'azienda e dei danni economici subiti:"Donazioni perse dovute al blocco delle banche? Quindici milioni di dollari. Costi aggiuntivi a causa degli arresti domiciliari? Cinquecento mila dollari. Guardare il mondo che cambia grazie al tuo lavoro? Non ha prezzo".

Più chiaro di così?

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