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Wikileaks: “Ecco come la CIA installa malware sui PC senza farsi scoprire”

WikiLeaks ha da poche ore diffuso ventisette nuovi documenti segreti sul software Grasshopper, un programma utilizzato dalla CIA in grado di automatizzare l’installazione di un malware sul computer della vittima.
A cura di Matteo Acitelli
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WikiLeaks ha da poche ore diffuso ventisette nuovi documenti segreti sul software Grasshopper, un programma utilizzato dalla CIA in grado di automatizzare l'installazione di un malware sul computer della vittima. La documentazione, parte di Vault 7, è stata diffusa in collaborazione con Repubblica e con i francesi di Mediapart e riporta numerosi dettagli tecnici sul codice utilizzato dalla Central Intelligence Agency per installare malware sui PC Windows.

Gli agenti della CIA non possono certo permettersi di far saltare un'operazione per colpa di un antivirus che potrebbe allarmare il target preso di mira con una notifica, per questo motivo l'intelligence ha sviluppato un sofisticato software in grado di analizzare il dispositivo della vittima per capire quale sistema operativo utilizza, quale antivirus ha installato e tanti altri dettagli che verranno poi utilizzati dal programma Grasshopper per selezionare il codice malevolo da installare. In questo modo la CIA è in grado di infettare i computer da spiare con maggiore facilità, senza dover realizzare un software ad-hoc in base al dispositivo che decidono di colpire. In base alla configurazione del PC il software è in grado di rilasciare un malware che non potrà essere rivelato da quel dispositivo.

Come evidenziato nella documentazione rilasciata dall'organizzazione di Julian Assange, il software Grasshopper è in grado di colpire solo i computer con sistema operativo Windows; le informazioni rilasciate si aggiungono così a quelle degli utenti mesi che hanno svelato dettaglio su altre soluzioni adottate dall'intelligence come Marble Framework e Sonic Screwdriver che permette di superare la sicurezza dei Mac tramite un adattatore da ThunderBolt a Ethernet modificato che va attaccato al computer che si desidera spiare. Secondo l'analista e crittografo americano Bill Binney la maggior parte del software della CIA è stato realizzato tramite l'utilizzo di file della NSA e del GCHQ in collaborazione con altri paesi che hanno accordi di intelligence: "Sviluppare tutto quel software richiede decenni e decenni: secondo me, la Cia non poteva farlo".

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