WikiLeaks pubblica le email rubate a Sony Pictures
A fine 2014 la Sony Pictures Enternainment subì un attacco informatico che portò al furto di molte informazioni riservate, con centinaia di email rubate tra cui spiccano messaggi di attori, attrici e registi. Già nel corso degli scorsi mesi diverse mail hanno creato scalpore per il loro contenuto. In una di queste, ad esempio, il presidente di Sony Amy Pascal ed il produttore Scott Rudin si sono presi gioco del presidente Obama, mentre in un'altra Rudin affermava che Angelina Jolie era solo una "mocciosa viziata e senza talento". Dopo le email degli scorsi mesi, oggi i vertici di WikiLeaks hanno pubblicato un enorme quantità di nuovi documenti provenienti dall'attacco hacker di fine 2014. Il sito ufficiale di WikiLeaks è stato infatti aggiornato con una nuova sezione tutta dedicata alla documentazione trafugata dai server di Sony Pictures. La nuova sezione, rinominata The Sony Archives, ospita oltre 30mila documenti e 173mila email rubate.
Julian Assange ed il suo team hanno realizzato una vera e propria sezione per i nuovi documenti Sony, con tanto di motore di ricerca e filtri per facilitare la ricerca delle conversazioni rubate, per il team di WikiLeaks si tratta di "una rara visione dall'interno sul funzionamento di una grande e riservata società multinazionale". Come si legge nel comunicato stampa diffuso da Assange: "Questo archivio mostra l’opera di influenza di una corporazione multinazionale. E’ rilevante per la stampa e al centro di un conflitto geo-politico. Deve essere di pubblico dominio e WikiLeaks si assicurerà che resterà tale". Alle parole del fondatore di WikiLeaks non ha tardato la risposta di un portavoce del colosso giapponese che tramite le pagine di Re/Code afferma: "Siamo fortemente in disaccordo con l'affermazione di Wikileaks secondo cui questo materiale è di dominio pubblico". Tra le tantissime email caricare su WikiLeaks è possibile leggere diversi scambi di mail tra Sony e la Casa Bianca, con oltre 100 indirizzi governativi presenti tra i documenti pubblicati da WikiLeaks.