Wikipedia, rimozione forzata voluta dall’intelligence francese di contenuti militari
I pesanti, innumerevoli e enormi volumi delle più classiche enciclopedie sembrano aver fatto la storia e della storia sembrano ormai essere divenute. Il progresso tecnologico infatti ha permesso di porre sugli scaffali i volumi di carta e di impossessarsi della enciclopedia online. Chiaramente parliamo di Wikipedia, che ogni giorno macina definizioni ed interessanti argomentazioni, tutte sul cloud senza peso, occupazione di spazio e sempre a portata di mano. Non tutto il nuovo però sembra portare positività.
Tensioni legali sembrano essere divenute all'ordine del giorno negli ultimi tempi, propriamente su alcune definizioni e voci inserite che possano ledere alcuni organi di autorità importanti. E' il caso dell'intelligence francese che ha costretto l'editore della la pagina dedicata alla stazione militare di Pierre-sur-Haute ha ritirare tutto il contenuto in quanto lo stesso risultavano come informazioni militari. Un vero e proprio piccolo caso diplomatico tra gli ufficiali della Direction Centrale du Renseignement Intérieur (DCRI) e la Wikimedia Foundation.
Proprio la Wikimedia Fondation però, all'ordine perentorio della rimozione, ha risposto con un secco no. Infatti secondo il media francese la voce dedicata al sito di Pierre-sur-Haute non presenterebbe le suddette numerose informazioni militari riservate e dunque non risulterebbe lecito portare alla rimozione della pagina dalla enciclopedia interattiva. Le autorità francesi hanno dunque convocato l'editore della pagina che per non essere arrestato è stato costretto a ritornare sui suoi passi e ad eliminare il proprio contenuto.
Sembra dunque che la tanto voluta libertà giunta con Wikipedia, non sia poi così vera. Purtroppo il buon gusto spesso non riesce ad averla vinta nei confronti delle autorità che con il loro potere, a volte anche esagerato, portano all'esasperazione e ledono in qualche modo anche quegli strumenti che non possono essere altro che assoggettati con innocenti. Wikipedia in primis.