Writer scoperti tramite Facebook grazie alle infiltrazioni di alcuni agenti nel social network
Siamo a Pavia. Prime ore della giornata di martedì. Cento uomini tra Carabinieri e Polizia di Stato realizzano oltre 30 perquisizioni in altrettanti abitazioni andando a denunciare ben 23 persone. Parliamo della nuova operazione che ha portato, grazie ad alcune importanti infiltrazioni all'interno del più famoso Social Network del mondo, Facebook, alla denuncia dei cosiddetti Writer, ossia giovani che per diletto continuavano ad imbrattare i muri comunali della città di Pavia.
L'operazione è risultata unica nel proprio genere, visto che a far terminare positivamente tutto è stato il tanto amato o tanto odiato Facebook. Per più di otto mesi infatti alcuni agenti delle autorità hanno determinato un vero e proprio catalogo su tutte le scritte e murales comparsi via via sulle strade della città lombarda. Il tutto ha dato la possibilità di schedare precisamente ogni minimo artista della strada e quindi di poterlo ricondurre al personale profilo sul Social Network riuscendo quindi a monitorare ogni singolo spostamento pubblico.
A questo punto è bastata una semplice amicizia sul social network con i detti writer per riuscire ad "infiltrarsi" nel giro degli stessi e rendere possibile, oltre ad un report imponente tra immagini e messaggi scambiati, l'azione delle forze dell'ordine nei loro confronti, su ordinazione e permesso della Procura della Repubblica. Tra le persone denunciate, tutte per il reato di danneggiamento, ci sono anche numerosi minorenni. Singolare l'azione, singolare la finalità del blitz ma ancora più unico il sistema di aggancio dei writer.