Dopo #YearOnTwitter, anche Facebook ha pubblicato il suo annuale Year in Review, una retrospettiva su quelli che sono stati gli avvenimenti più importanti dell'anno che, per forza di cose, sono passati anche dal social network più utilizzato al mondo. Il portale ha pubblicato una sezione dedicata all'interno della quale sono state raccolte le dieci tematiche più discusse accompagnate da un video riassuntivo che ricorda anche quali sono stati i trend più in voga nel corso degli ultimi 12 mesi, con una particolare attenzione ai contenuti diventati virali e agli immancabili meme.
L'elemento che subito salta agli occhi è la prevalenza di tematiche strettamente legate a tragedie. Sebbene la classifica si apra con le elezioni presidenziali degli Stati Uniti, infatti, al secondo e al terzo posto Facebook inserisce gli attacchi terroristici di Parigi e la guerra civile in Siria. Seguono i terremoti in Nepal e la crisi economica in Grecia. Una buona notizia alla sesta posizione: i matrimoni tra persone dello stesso sesso, legalizzati in tutti gli Stati Uniti lo scorso giugno e in molti paesi del mondo nel corso del 2015. Gli ultimi posti sono occupati dalla lotta contro l'Isis, gli attacchi a Charlie Hebdo, gli scontri di Baltimora e la sparatoria di Charleston.
Ogni tematica è accompagnata da una descrizione e da alcuni dei contenuti pubblicati su Facebook che hanno ottenuto una grande risonanza all'interno del social network. Il rapporto offre anche uno spaccato di quelli che sono stati gli interessi degli italiani, che su Facebook hanno aperto un forte dibattito sull'Expo di Milano, seguito dalle elezioni regionali 2015, la Juventus, il Festival di Sanremo, la crisi economica della Grecia, Matteo Renzi, Papa Francesco, Vasco Rossi, gli attacchi a Parigi e la crisi dei rifugiati. Una classifica caratterizzata da meno sofferenza rispetto a quella generale, quindi, ma che comunque riporta gli eventi più tragici dell'anno. Year in Review è accompagnato dalla frase "Let's stand together in 2016", un motto per cercare di riportare un po' di felicità nell'anno che sta per iniziare.