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YouTube con 1 mld di utenti è ancora poco profittevole per Google

Secondo quanto riporta il Wall Street Journal Youtube non sarebbe un business tanto profittevole per Google. Il servizio di video-streaming, acquistato da Google nel 2006 per la cifra di 1,65 miliardi di dollari, ha raggiunto nel 2014 la parità di bilancio.
A cura di Francesco Russo
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Secondo quanto riporta il Wall Street Journal, Youtube non sarebbe un business tanto profittevole per Google. Il servizio di video-streaming, acquistato da Google nel 2006 per la cifra di 1,65 miliardi di dollari, nel 2014 è riuscito ad aumentare il suo fatturato portandolo dai 3 miliardi di dollari del 2013 a 4 miliardi di dollari. Ma si tratterebbe solo di un "break even point", ossia di una situazione di pareggio di bilancio. Tutto questo, nonostante oltre 1 miliardo di utenti mensili.

Il quotidiano economico americano rileva che uno dei problemi di YouTube sarebbe il suo stesso pubblico composto per la gran parte da adolescenti e preadolescenti che considerano la piattaforma come un archivio di video da guardare su altri siti o a cui accedere da link trovati su altri siti o social. Ecco il secondo problema, i video di Youtube vengono visualizzati molto su altri siti, grazie alla possibilità di embeddarli, e non sulla stessa piattaforma. Questo crea dunque una dispersione che si ripercuote nel calo di profittabilità.

Google, per ovviare ai problemi, sarebbe intenzionata a far accedere gli utenti a YouTube allo stesso modo di come si accende la tv quando si è in cerca di canali di intrattenimento. Per farlo, nel 2012 il sito ha pagato centinaia di milioni di dollari a produttori di contenuti nel tentativo di creare dei canali molto simili a quelli televisivi, senza però ottenere il risultato sperato.

Ma Google è sempre alla ricerca di nuove soluzioni per provare a rendere sempre più appetibile la piattaforma. Lo scorso novembre lanciò Music Key, un servizio che a fronte di un abbinamento mensile di 7,99 euro offre l'accesso per ascoltare musica e guardare video senza alcuna pubblicità. Mentre a gennaio ha stretto un accordo con la NFL per far visionare gli highlights delle partite sulla piattaforma. E al momento Google sta studiando anche ad un sistema di auto-play dei video e, soprattutto, ad un nuovo sistema di annunci, targetizzati anche sui dati di Google Search.

Vedremo se a questo punto riusciranno a dare i propri frutti e solo a quel punto sapremo se il futuro di YouTube sarà ancora legato a Google.

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