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YouTube Gaming, l’app per i videogiochi non sarà più disponibile

L’applicazione di YouTube dedicata ai contenuti videoludici chiamata YouTube Gaming sarà eliminata da Google nel corso di questa settimana. Una decisione in realtà annunciata lo scorso anno che ora si concretizzerà con la cessazione delle funzionalità legate ad un’applicazione che l’azienda ha definito “confusionaria”.
A cura di Marco Paretti
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L'applicazione di YouTube dedicata ai contenuti videoludici chiamata YouTube Gaming sarà eliminata da Google nel corso di questa settimana. Una decisione in realtà annunciata lo scorso anno che ora si concretizzerà con la cessazione delle funzionalità legate ad un'applicazione che l'azienda ha definito "confusionaria" per i fan dei videogiochi. Di fatto, l'app rappresentava una riproposizione della classica applicazione di YouTube che aveva come obiettivo quello di mettere in primo piano i contenuti legati ai videogiochi, uno dei più grandi trend degli ultimi anni.

Il problema è che gli stessi contenuti erano comunque presenti anche sull'app – e sul sito – tradizionale di YouTube, quindi si trattava di fatto di un semplice raccoglitore alternativo. Ora Google sta reindirizzando gli utenti ad un nuovo hub che avrà la funzione di raccolta di tutti i contenuti videoludici all'interno del portale principale. "Abbiamo lanciato YouTube Gaming come app indipendente per i videogiocatori e abbiamo provato alcune funzionalità basate sul feedback degli utenti" ha spiegato l'azienda in una nota. "Vogliamo continuare a costruire una casa per la comunità videoludica di YouTube".

YouTube Gaming: dai videogiochi ai test

YouTube Gaming è stato lanciato nel 2015 come parte del crescente fenomeno dei gameplay e degli streaming videoludici sul portale, uno dei più grandi trend degli ultimi anni. L'obiettivo era proprio quello di promuovere le dirette e mantenere separati i contenuti irrilevanti per i videogiocatori. Nel tempo, però, l'app è diventata una sorta di terreno utile per i test, come quello per gli abbonamenti ai canali e per la modalità oscura, due funzioni arrivate solo in seguito sull'app principale. Ciò che ha portato al dietrofront è però un dato di fatto: gli utenti utilizzavano comunque l'app principale per guardare video di giochi, quindi un'app separata non aveva più senso di esistere.

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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