Mark Zuckerberg ha acconsentito a comparire davanti al Parlamento Europeo per spiegare ancora una volta la situazione causata dallo scandalo di Cambridge Analytica. Una scelta che, a differenza della testimonianza davanti al Congresso statunitense, ha portato con sé un grande numero di polemiche. Il motivo? L'incontro di domani non doveva essere pubblico ma privato, quindi sembrava che i cittadini non potessero assistervi in diretta come invece successo in America. A scatenare le polemiche è stato un tweet di Vera Jourova, commissaria Europea per la Giustizia e la protezione dei consumatori, che ha dato il via ad uno scontro con il Presidente del Parlamento Europeo Antonio Tajani.
"Sono contenta che Zuckerberg abbia accettato l'invito del Parlamento Europeo e che verrà a Bruxelles per rispondere alle domande sulla privacy" ha scritto la Jurova su Twitter. "Peccato che non sarà un'udienza pubblica. Ci sono più utenti Facebook in Europa che negli Stati Uniti e i cittadini europei meritano di sapere come vengono gestiti i loro dati". Una critica che il Presidente Tajani non ha accolto positivamente: "Questa è una decisione della Conferenza dei Presidenti, non è il tuo lavoro controllare e criticare il Parlamento Europeo" ha risposto su Twitter.
Nonostante questo, la scelta di precludere l'accesso al pubblico non è stata recepita bene da politici, giornalisti e utenti, anche perché la notizia relativa alle porte chiuse è stata rilasciata solo un giorno dopo quella nella quale si annunciava l'arrivo di Zuckerberg. Così è nata anche una petizione lanciata dall'europarlamentare Sven Giegold su Change.org che in pochi giorni ha raggiunto le 30.000 firme per chiedere a Tajani di rendere pubblico l'incontro. Inizialmente era prevista solo una conferenza stampa con Tajani dopo l’incontro, mentre nelle ultime ore lo stesso Tajani ha confermato che l'udienza di Zuckerberg sarà trasmessa in diretta streaming sul canale del Parlamento Europeo dalle 18:15 alle 19:30.