Smettetela di condividere bufale, anche se Zuckerberg non vi regala 1000 euro
Uno dei motivi per cui nelle black-list dei siti di debunking potrebbe capitare di vedere inserito qualche sito satirico non sta nel fatto che i debunker abbiano scarso senso dell'umorismo, forse questo è un problema di chi – più o meno consapevolmente – ne distorce le burle, rilanciandole come fossero fatti reali, arrivando persino alle testate nazionali.
Dalla satira al clikbait. E' quanto è successo ad una notizia satirica del sito americano NewsThump, che il 31 dicembre 2015 pubblicò l'annuncio di un premio messo in palio da Mark Zuckerberg a tutti coloro i quali avrebbero smesso di pubblicare bufale su Facebook. La finta notizia parla di 1000 dollari a cranio. Si suppone non cumulativi.
Presto cominciano a girare anche le prime foto, con tanto di finta citazione:
I will give $1000 to every Facebook user, but only if you all just stop sharing stupid hoaxes that make you look like gullible idiots.
Facebook trollato in casa. Ovviamente il principale veicolo di questa bufala saranno le pagine Facebook americane. L'annuncio diventa così virale da portarcelo dietro ancora oggi. Tanto che il 19 ottobre il principale sito di debunking al mondo – Snopes – ha sentito l'esigenza di pubblicare un apposito articolo. Ovviamente perché una bufala del genere abbia successo bisogna che si leghi ad un proverbiale "fondo di verità"; un pregiudizio o un fatto gonfiato appositamente. Ed è effettivamente vero che Facebook dal gennaio dell'anno scorso mette a disposizione degli utenti strumenti per segnalare le notizie false. Il fatto che ad oggi non risultino ancora sensibili miglioramenti è un'altra storia.
Facebook ha i suoi mezzi per annunciare le novità della piattaforma. Non ha bisogno di terzi. Questo ragionamento vale anche per smentire le intramontabili bufale riguardo una deriva a pagamento del Social network. Per chi fosse interessato a tenersi aggiornato in maniera corretta linkiamo la pagina ufficiale in italiano. Se non si trovano corrispondenze laggiù è difficile che la catena di sant'Antonio a cui vogliono farvi partecipare, riguardo a bizzarre iniziative di Zuckerberg, sia davvero uno scoop. Ma il modo migliore per accertarvi, oltre ad avere un po' di buonsenso, è quello di consultare i siti di debunking. Anche Fanpage.it è in prima linea con un canale dedicato alle bufale scientifiche e agli “svistamenti”, ossia gli avvistamenti che si rivelano poi delle sviste.