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Agenda Digitale UE, Italia indietro per connessioni lente, e-commerce e competenze

Rapporto annuale dell’Agenda Digitale UE che evidenzia molti punti in cui il nostro paese è dietro alla media europea. Alla base di tutto connessioni lente e poche competenze su Internet. Va male anche il commercio elettronico.
A cura di Francesco Russo
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Il rapporto annuale dell'Agenda Digitale Europea, relativo al 2013, fa un po' il punto dello stato dell'Unione in relazione ai 101 obiettivi che devono essere centrati entro il 2015. Al livello appunto dei 28 paesi che compongono l'Unione Europea, 95 dei 101 obiettivi sono a portata di mano per essere raggiungi, quindi c'è da essere soddisfatti. Un po' meno invece per quanto riguarda il nostro paese che dimostra ancora di essere indietro rispetto alla media europea per alcuni obiettivi.

A livello complessivo i risultati sono positivi e crescono, dal 2010, i cittadini europei che hanno accesso alla rete: si passa dal 60% di quattro anni fa, al 72% del 2013. Da questo punto di vista spiccano Grecia, Romania, Irlanda, Repubblica Ceca e Croazia. Mentre i più virtuosi, con percentuali che superano il 90%, sono Danimarca, Svezia, Paesi Bassi e Lussemburgo. Crescono anche gli europei che fanno acquisti online, al 2013 sono il 47%, molto vicini quindi all'obiettivo del 50% fissato per il 2015. Altro dato positivo che si evince dal rapporto è che il 100% dei cittadini europei ha accesso alla banda larga. Il 62% viaggia alla velocità di 30 Mbps, dato in crescita. Restano ancora degli obiettivi da raggiungere entro il prossimo anno, come garantire accesso al web alle zone più rurali, oggi solo sono il 18% sul totale, e rimane ancora un tema aperto l'obiettivo sull'eGovernment, infatti ad oggi il 42% dei cittadini può fruire di servi delle PA anche online e c'è scetticismo nel raggiungere l'obiettivo del 50% entro il 2015.

Lo stato dell'Italia

Per quanto riguarda il nostro paese, riusciamo a stare al passo su alcuni punti, ma siamo indietro su molti altri. Al 2013 il 99% della abitazioni italiane sono raggiunte dalla banda larga, in crescita dell'1% rispetto all'anno precedente e registra un valore più altro di quello dell'UE a 28 (97%). Il 68% ha un abbonamento alla banda larga  (UE a 28, 76%). Ma solo il 21% di queste riesce a raggiungere la velocità di 30 Mbps (UE a 28, 62%). E non c'è alcuna connessione a 100 Mbps, la media UE a 28 è del 5%. E non entusiasma neanche la copertura 4G LTE per i dispositivi mobili, disponibile solo per il 39% dei cittadini. Si registra una forte crescita rispetto al 2012 ma la media europea è al 59% e ci ricorda quanto siamo indietro.

Nel 2013 il 56% degli italiani ha fatto accesso al web almeno una volta alla settimana e anche qui siamo molto indietro rispetto alla media UE a 28 che è del 72%. E il dato non cambia neanche dal punto di vista degli italiani online a livello giornaliero, son infatti il 54%, contro la media UE che è del 62%. E siamo indietro anche per quanto riguarda la conoscenza della rete, il 60% degli italiani ha competenze basse o nulle da questo punto di vista ( media UE è 47%). Cifra che si innalza fino al 75% se parliamo dei cittadini italiani di età compresa tra i 55-74 anni. Il 50% degli italiani che lavorano ha conoscenza del web basse o pari a zero, 39% è invece la media europea.

Per quanto riguarda l'E-commerce, nel 2013 sono il 20% gli italiani che hanno fatto acquisti online, dato che è ben al di sotto della media europea che è del 47%. E il 7% acquista da altri paesi europei, è del 12% la media europea. Nel 2013 solo il 16% delle aziende italiane ha venduto online, rispetto alla media europea che è del 35%. Per no parlare delle PMI: solo il 5% è attivo da questo punto di vista, il 14% è il valore della media UE.

E siamo indietro per quanto riguarda l'eGovernment, ossia i servizi online della PA. Nel 2013 solo il 21% degli italiani ha fruito di questi servizi, a fronte della media europea che è del 41%, ossia la metà. E solo il 10% dei cittadini italiani ha compilato moduli online, dato in crescita, ma molto indietro rispetto alla media europea.

Siamo ben messi però per la connessione nelle nostre strutture sanitarie, infatti nel 2013 il 39% disponeva di una connessione alla banda larga superiore a 50 Mbps (UE a 28, 36%). Anche per quanto riguarda lo scambio di informazioni cliniche è del 56% contro il 55% della media europea.

Questo il quadro complessivo che dovrà essere preso in considerazione dal Ministro Marianna Madia, che ha delega per l'Agenda Digitale. Siamo molto indietro e molto resta da fare, ma con un programma serio il gap con l'Europa si puo' superare, serve però programmazione e attuazione di un piano già in gran parte delineato.

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