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Banda ultralarga, oggi il via libera dell’Europa al piano da 3,5 miliardi di euro

Il via libera dell’Europa al piano da 3,5 miliardi di euro per la banda ultralarga in Italia dovrebbe arrivare oggi, come anticipato dalla Commissione europea al Ministero dello sviluppo economico.
A cura di Marco Paretti
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Il via libera dell'Europa al piano da 3,5 miliardi di euro per la banda ultralarga in Italia dovrebbe arrivare nella giornata di oggi. La Commissione europea avrebbe infatti anticipato al Ministero dello sviluppo economico che l'approvazione arriverà oggi, dando l'ok ad avviare il progetto che punta a realizzare una rete pubblica nazionale in tutto il paese. Il via libera consentirà al governo di procedere con i bandi pubblicati lo scorso giugno, rendendo disponibili subito 1,4 miliardi di euro con l'obiettivo di arrivare a coprire con la fibra ottica 6,5 milioni di persone entro il 2020.

Inizialmente le regioni coinvolte saranno sei – Abruzzo, Molise, Emilia Romagna, Lombardia, Toscana e Veneto – ma presto, assicura il governo, arriveranno nuovi bandi dedicati alle altre regioni. La costruzione della rete sarà affidata ai vincitori del bando, ma la proprietà dell'infrastruttura resterà allo Stato proprio in virtù del fatto che i fondi utilizzati per realizzarla sono pubblici. Ovviamente il piano ha come obiettivo quello di costruire la rete per la banda ultralarga (100 Megabit al secondo o più) nelle zone in cui gli operatori non hanno intenzione di investire.

Nonostante l'imminente via libera, però, il progetto è ancora in una fase preliminare: i vincitori devono ancora essere annunciati e i lavori sono ben lontani dal loro inizio. Per questo c'è chi dubita che la scadenza attualmente fissata al 2020 venga rispettata. "Non ci sono i tempi tecnici" ha spiegato Raffaele Tiscar, vice segretario generale della Presidenza del Consiglio. "Non ci sono banalmente abbastanza tecnici e ingegneri per fare la rete in tre anni". Resta poi l'incognita delle aree in cui gli operatori hanno intenzione di portare la fibra solo fino agli armadi e non alle case, segmento che rappresenta il 50 percento della popolazione e che rischia di essere tagliato fuori perché non considerato né dagli operatori, che cableranno solo le zone più ricche, né dal piano del governo, che punta alle aree tagliate fuori dalla banda larga.

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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