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Opinioni

Google, gli utenti usano la pagina Facebook di Big G come un motore di ricerca

La pagina Facebook di Google è invasa da utenti che, al posto di rivolgersi al vero motore di ricerca, pongono le loro domande nella sezione “post sulla pagina”. Notizia che da un lato fa sorridere, ma dall’altro fa storcere in naso perché ci ricorda che per molti aspetti siamo ancora il fanalino di coda dell’era 2.0.
A cura di Marco Paretti
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facebook ricerche google

Cosa succede se si cerca Google su Google? Qualche anno fa se lo sono chiesti ironicamente i The Jackal nella serie Lost in Google, con risultati decisamente inaspettati. Ma cosa succede e si cerca Google su Facebook? A quanto pare proprio gli utenti italiani del social network di Zuckerberg hanno deciso di ottenere una risposta, utilizzando la piattaforma come un vero e proprio motore di ricerca. E così, per le generazioni che sempre più spesso associano internet a Facebook, "Google" si è trasformato nella "pagina di Google". Quella, cioè, presente sul social network di Menlo Park.

Se ne è accorto Motherboard, sottolineando come la sezione "post sulla pagina" sia letteralmente invasa da richieste squisitamente telegrafiche: da chi chiede come gestire delle piante da frutta a chi ha bisogno del numero di uno psicologo, passando da chi cerca ricette, coordinate geografiche e il significato dei sogni. Alcuni utenti si sono persino impegnati nel rispondere alle domande di chi impropriamente le pone sulla pagina Facebook, segnalando nei commenti i risultati più adatti. Difficile capire se lo stesso avviene anche in altri paesi del mondo, anche se è probabile che qualche scivolone sia capitato anche nei più attenti Stati Uniti e Regno Unito.

google ricerche facebook

Resta il fatto che, ancora un volta, questa mancanza di attenzione sottolinea come l'Italia sia spesso indietro sia nell'adozione che nella comprensione delle nuove tecnologie. Notizie di questo tipo da un lato fanno sorridere – d'altronde, come non farlo davanti a ricerche come "subacromiondeltoideo" e "denti glitter" – ma dall'altro fanno storcere in naso perché ci ricordano che per molti aspetti siamo ancora il fanalino di coda dell'era 2.0. Peraltro, elemento ancora più preoccupante, l'utilizzo della pagina come un motore di ricerca indica una sorta di incapacità di uscire dai luoghi ormai (troppo) rassicuranti del social network, che ormai viene spesso considerato come un sinonimo di internet. Anche dagli italiani. Ma siamo in buona compagnia: la stessa credenza erronea è stata individuata nei paesi in via di sviluppo.

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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