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La Camera approva, anche l’Italia avrà la sua legge sulla Neutralità della Rete

Anche l’Italia avrà la sua legge sulla Neutralità della Rete. La IX Commissione Trasporti, Poste e Telecomunicazioni ha approvato ieri all’unanimità (27 voti favorevoli, 0 contrari) la legge il cui primo firmatario è stato Stefano Quintarelli. La legge garantirà il libero accesso a tutti gli utenti.
A cura di Francesco Russo
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Anche l'Italia avrà la sua legge sulla Neutralità della Rete. La IX Commissione Trasporti, Poste e Telecomunicazioni ha approvato ieri all'unanimità (27 voti favorevoli, 0 contrari) la legge il cui primo firmatario è stato Stefano Quintarelli, onorevole del gruppo Misto. La legge, presentata nel 2014 che evita il passaggio alla Camera e approderà al Senato, punta a garantire un principio importante e atteso, ossia quello di garantire la "neutralità" della rete in tema di concorrenza e mercato. Questo significa che nessuno può far viaggiare in Rete i contenuti ad una velocità diversa rispetto agli altri utenti (principio sancito nell'art. 2 della legge). L'esigenza che ha spinto all'approvazione di questa legge è quella, di fronte ad un sviluppo costante del Web, di garantire i consumatori da presenze sulla rete così forti da orientarne le scelte, andando persino a coinvolgere "le garanzie dei diritti civili". A tutti gli utenti verrà quindi garantito il "libero accesso".

L'approvazione alla Camera della Legge sulla Neutralità della Rete è un passaggio importante per lo sviluppo del Web nel nostro Paese. In questo modo anche l'Italia si allinea ad altri paesi che hanno intrapreso questa strada, il primo fu il Cile nel 2010.

Grazie all'approvazione di questa legge, sarà possibile quindi far scattare in maniera preventiva quella rete di protezione, a tutela degli utenti, che permette di evitare "distorsioni". Di conseguenza, no quindi a "offerte commerciali ingannevoli" come pure a limitazioni all'uso e all'accesso dell'intera rete da parte del gestore delle piattaforme.

L'articolo 3 della Legge contiene un altro principio importante che è quello della tutela: "Agli operatori non è consentito ostacolare, ovvero rallentare rispetto alla velocità alla quale sarebbe fornito a un utente nella stessa area avente la medesima capacità di banda e con accesso illimitato alla rete internet, l'accesso ad applicazioni e servizi internet, fatti salvi i casi in cui le misure che ostacolano o rallentano l'accesso siano necessarie, comunque per brevi periodi". Sono sì previsti dei casi ma molto limitati, e comunque gli operatori devono sempre garantire la qualità dell'accesso di base. È previsto che gli operatori possano vendere servizi con prioritizzazione, cosa prevista anche dal regolamento europeo, ma solo nel caso in cui fosse richiesto dall'utente.

Interessante è anche l'articolo 4 della legge, quello che si rivolge ai top player della Rete, vale a dire Google, Microsoft, Apple, che dice: "Gli utenti hanno il diritto di reperire online in formato idoneo alla piattaforma tecnologica desiderata e di utilizzare a condizioni eque e non discriminatorie software, proprietario od open source, contenuti e servizi legali di loro scelta. Gli utenti hanno il diritto, indipendentemente dalla piattaforma tecnologica utilizzata, di reperire contenuti e servizi dal fornitore di propria scelta alle condizioni, con le modalità e nei termini liberamente definiti da ciascun fornitore. Gli utenti hanno il diritto di disinstallare software e di rimuovere contenuti non di loro interesse dai propri dispositivi". Significa, dunque, che gli utenti hanno il diritto di reperire il contenuto da qualsiasi parte e, soprattutto, il diritto di disinstallare anche i software che di solito vengono forniti di default, un'operazione oggi non possibile.

Di fronte alla notizia dell'approvazione della legge sulla Neutralità alla Camera anche la FIEG, la federazione degli editori, ha voluto esprimere la sua soddisfazione in una nota: "L'iniziativa adottata dalla Camera va nella direzione giusta di impedire la creazione di sistemi chiusi in cui è deciso a monte quali contenuti veicolare e a quali di essi dare priorità, nonché di garantire concorrenza e innovazione a beneficio di tutti gli attori della filiera Internet, ponendo il nostro Paese all'avanguardia nel panorama internazionale".

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