5 oggetti che lo smartphone ha mandato in pensione
Alcuni sono oggetti storici a cui mai avremmo pensato di poter rinunciare, altri delle “novità” che hanno fatto furore tra la metà degli anni Novanta del secolo scorso e il primo decennio degli anni Duemila. Cos'hanno in comune? Il fatto di essersi visti soppiantare rapidamente quanto inaspettatamente da quello che si è rivelato ben più di un telefono: lo smartphone. Oggetto di un vero e proprio culto globale pagano, quello che chiamavamo “telefonino” ha cominciato ad essere usato sempre meno per parlare e sempre più per scambiarsi messaggi e video, e le sue funzionalità hanno presto travalicato la semplice comunicazione. Oggi riuscireste a pensare di vivere senza?
Addio, navigatore
Era stato una vera rivoluzione per chi si trovava a fare i conti con uno scarsissimo senso dell'orientamento, o semplicemente per chi viaggiava molto. Con il navigatore, niente più mappe cartacee, indicazioni raffazzonate e perdite di tempo a causa di strade sbagliate o deviazioni impreviste. Certo, se ne sono andati anche un po' della poesia della scoperta, del trovarsi per errore in luoghi inaspettati, e un po' del gusto dell'avventura. Ma per ritrovarli, basta spegnere per una volta il GPS e seguire l'ispirazione.
Dite “cheese”
La fotocamera digitale ha completamente rivoluzionato il nostro modo di approcciarci allo scatto. Abbandonati i vecchi rullini e fortemente ridimensionati i costi di stampa – anche azzerati per chi si accontentava di custodire le foto in un archivio digitale – ci siamo lasciati andare e i clic si sono moltiplicati esponenzialmente. I brand si sono scatenati proponendo i modelli più diversi per livello di competenza e dimensioni. L'introduzione di fotocamere sempre più potenti negli smartphone ha interrotto l'idillio con l'obiettivo, facendo tornare la fotocamera digitale un oggetto per appassionati.
Portafogli sempre più leggeri
Il nostro portafogli è sempre più leggero, e non ci riferiamo all'impennata dei prezzi! Piuttosto, negli ultimi anni si sono diffusi sempre più i pagamenti digitali, che evitano la necessità di muoversi con denaro contante al seguito, a tutto vantaggio di praticità e sicurezza. Ma è recentissima una nuova rivoluzione nella rivoluzione: il mobile payment, cioè la possibilità di dotarsi di una carta prepagata e di gestirla comodamente con una app dedicata. Come TIM Pay, la prepagata Mastercard di TIM offerta gratuitamente a chi ha compiuto almeno 12 anni. Attivandola tramite l’app TIMpersonal, in modo semplice e veloce con un selfie, si riceve in regalo un bonus di 5 euro di credito telefonico e 60 Giga, e si possono effettuare bonifici, prelievi e acquisti in tutta Europa. Grazie alla sua integrazione con Google Pay e Apple Pay, è possibile pagare in tutti i negozi avvicinando semplicemente lo smartphone al POS e, sempre tramite app, ricaricare immediatamente la carta e scambiare denaro con i propri amici. Una gestione delle finanze sempre più smart.
Come un agente segreto
Per alcune categorie di lavoratori, ad esempio i giornalisti, era un oggetto di culto. Parliamo di quel registratore che imprimeva su cassette in miniatura conversazioni e interviste. E chi lo usava poteva sentirsi anche un po' un agente segreto! Oggi la registrazione è una delle innumerevoli funzioni di ogni smartphone, attivabile con un semplice clic. E c'è chi lo usa per prendere appunti o salvare promemoria: la praticità prima di tutto.
Musica e notizie in ogni momento
Avreste mai pensato di fare a meno di device così familiari come il lettore CD o la radio? Eppure un oggetto dalle dimensioni contenute può permetterci di ascoltare qualsiasi genere di musica desideriamo in qualsiasi momento. Senza bisogno di supporti fisici, e grazie alle app la radio ci segue ovunque andiamo, non solo in streaming ma con l'offerta di podcast che possono accompagnarci nelle situazioni più varie, mentre facciamo un viaggio in macchina o in treno o mentre cuciniamo. Niente più collezioni di dischi e CD? Chissà, forse i supporti “tradizionali” sono destinati a una seconda vita di oggetti di culto.