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A 11 anni non vuole staccarsi da GTA 5, la famiglia gli fa guidare un’auto vera

Lo ha riferito il dipartimento di polizia stradale di Lancaster, nel Regno Unito. Un membro della famiglia, stanco di vedere il ragazzo giocare dalla mattina alla sera al popolare videogioco, lo ha portato a fare pratica su un’automobile vera, sulla quale è stato poi fermato dalle forze dell’ordine.
A cura di Lorenzo Longhitano
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La passione per i videogiochi può distrarre dalle altre attività quotidiane, soprattutto in giovane età: ne sanno qualcosa i genitori in cerca di modi efficaci per limitare le attività videoludiche dei figli. Per evitare che i ragazzi passino troppo tempo davanti agli schermi di console, computer e cellulari però non tutti i metodi sono consigliabili: a dimostrarlo c'è il caso di un ragazzino britannico di 11 anni, che è stato fermato dalla polizia locale dopo essere stato messo da un membro della sua famiglia al volante di un'automobile vera, nel tentativo di convincerlo a smettere di giocare al popolare videogioco GTA 5.

L'assurda vicenda è stata riportata direttamente dal dipartimento di polizia stradale di Lancaster, che ne ha parlato sul suo profilo Twitter omettendo ovviamente le generalità del ragazzo e dell'adulto che lo accompagnava. Dal cinguettio si evince semplicemente che un membro della famiglia dell'undicenne era talmente esasperato dal fatto che il ragazzo non si staccasse dal suo videogioco preferito, da avergli proposto di fare pratica sull'auto di famiglia e guidare così un veicolo autentico anziché quelli virtuali all'interno di GTA 5.

Il titolo in questione esercita da anni un fascino irresistibile sui giocatori di tutte le età: è l'ultimo capitolo di una serie che ha fatto la storia dei videogiochi e vanta una forte componente dedicata alla guida di automobili di ogni tipo, spesso in contesti urbani. Nel panorama videoludico è impossibile non conoscerlo, eppure per le tematiche trattate al suo interno è classificato come vietato ai minori — motivo per cui non sarebbe neanche mai dovuto finire nelle mani del ragazzo. Fortunatamente la sessione di guida si è svolta in un parcheggio, dove però le forze dell'ordine hanno notato l'anomalo conducente chiedendo delucidazioni all'adulto che lo accompagnava. La sanzione comminata è ricaduta proprio su quest'ultimo.

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