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A 14 anni inventa una cintura che localizza gli ostacoli per i non vedenti

La cintura si basa su sensori a ultrasuoni per localizzare gli ostacoli. È ancora un prototipo, ma è già valso al giovane inventore un riconoscimento dal Politecnico di Milano, che a maggio lo porterà a una fiera internazionale dove potrà presentare il dispositivo a un pubblico di visitatori e colleghi.
A cura di Lorenzo Longhitano
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Forse non sarà la prima cintura smart mai ideata, ma è di certo è una delle più smart di tutte; l'ha ideata Loris Esposito — alunno di 14 anni del liceo scientifico — e permette a persone non vedenti di accorgersi di eventuali ostacoli che li circondano senza l'ausilio di alcun bastone da orientamento. Il progetto, ispirato da una compagna di classe non vedente, è nato quando ancora Loris andava alle scuole medie e si è guadagnato in queste settimane il premio Coolest Projects italiano, dedicato ai giovani inventori e programmatori e ospitato dal Politecnico di Milano.

Come funziona

La tecnologia alla base della cintura ideata da Loris è quella dei sensori a ultrasuoni, una soluzione ampiamente impiegata ad esempio nei sistemi di parcheggio delle auto moderne, ma rimpicciolita per farla stare all'interno della cintura. Nel gadget si trovano due componenti principali: la prima emette impulsi sonori, inudibili dall'orecchio umano ma che, come ogni onda acustica, si riflettono contro gli oggetti nei paraggi; la seconda è incaricata di registrare le onde riflesse e misurare il tempo impiegato da ciascuna nel percorso di andata e ritorno alla cintura. Se le onde impiegano meno tempo del previsto a tornare all'emettitore, significa che c'è un oggetto nei paraggi; l'informazione giunge a un sistema di segnali acustici, che avvisa con tre tipologie di suono differente se l'ostacolo rilevato si trova davanti, sulla sinistra o sulla destra di chi indossa il gadget.

Cosa succede ora

L'aggeggio è ancora imperfetto e troppo ingombrante per essere indossato comodamente. Considerato però che il prototipo è stato realizzato con sensori e materiali facilmente reperibili, i margini di miglioramento sono ampi: l'utilizzo di componenti più compatte e una progettazione più sofisticata potrebbero trasformare il gadget in un prodotto vero e proprio. Anche per questo nel mese di maggio il Politecnico porterà Loris a Dublino, dove si terrà l'edizione internazionale di Coolest Projects, una manifestazione pubblica dove la cintura troverà un pubblico di colleghi e visitatori potenzialmente interessati al suo sviluppo. Nel frattempo Loris pensa già al futuro: aggiungere alla cintura un sistema a vibrazioni per non udenti e una cavigliera da integrare alla cintura, pensata per rilevare gradini e marciapiedi.

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