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Adobe Flash non funzionerà più da gennaio: cosa cambia per gli utenti

L’annuncio era arrivato ormai più di 3 anni fa da parte degli sviluppatori, ma ora la scadenza è decisamente alle porte: a partire dal 31 dicembre 2020, Adobe interromperà il supporto ai contenuti sul web sviluppati utilizzando la tecnologia che ha cambiato il volto di Internet per tutti i primi anni 2000.
A cura di Lorenzo Longhitano
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adobe flash

Adobe Flash sta per lasciare definitivamente il mondo di Internet dopo averlo rivoluzionato per tutti i primi anni 2000. Questa volta è definitivo: a partire dall'anno prossimo il software, che già da tempo è di fatto sparito dalla maggior parte dei siti web e dei prodotti tecnologici, non avrà più neppure il supporto della casa di produzione Adobe, che ne ha curato lo sviluppo negli ultimi 15 anni.

L'azienda lo ha comunicato nelle scorse ore, rilasciando il più recente aggiornamento per il plugin che renderà i contenuti in Flash riproducibili ancora per qualche settimana all'interno dei browser Internet: l'update appena pubblicato sarà l'ultimo in assoluto. Dalla data del 31 dicembre, Adobe interromperà del tutto il supporto a Flash, mentre impedirà la riproduzione dei relativi contenuti a partire dal 12 gennaio del 2021.

La notizia del resto era attesa da tempo, e per la precisione da almeno 3 anni: già a luglio del 2017 in effetti Adobe aveva anticipato i propri piani per il pensionamento del noto software, con un fine vita che avrebbe coinciso proprio con il termine del 2020. Le motivazioni erano chiare fin da allora: Adobe Flash, dopo aver riplasmato il volto di milioni di pagine web introducendo animazioni e contenuti dinamici dove prima esistevano al massimo gif e immagini statiche, era diventato obsoleto. Inadatto alla transizione verso i dispositivi mobili che è stata la principale spinta propulsiva di Internet dall'avvento dell'iPhone in poi, Flash è stato prima snobbato da Apple e poi da un numero crescente di sviluppatori esterni e realtà tecnologiche.

Negli anni i contenuti web sviluppati con tecnologie Flash sono diventati sempre di meno, complice anche il fatto che la piattaforma è finita più volte sotto l'attacco di hacker e malintenzionati che sono riusciti a utilizzarla per penetrare all'interno dei dispositivi che la utilizzavano. Per questi motivi già prima dell'annuncio di Adobe del 2017 i browser più popolari avevano iniziato a bloccare la riproduzione automatica dei contenuti in Flash, dando però agli utenti la possibilità di attivarli su richiesta. A tre anni di distanza dall'annuncio del pensionamento di Flash, anche i siti web più lenti a rinnovarsi hanno avuto il tempo di passare a tecnologie più rececnti: per la maggior parte degli utenti insomma la scomparsa di Flash sarà sostanzialmente indolore.

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