Agenzie turistiche online, raffica di sanzioni dall’AgCm per pratiche commerciali scorrette
Sempre più utenti scelgono di organizzare le proprie vacanze online nella speranza di trovare le offerte più convenienti, affidandosi a portali che promettono forti sconti su trasporti, alberghi, ristoranti e tutti i servizi connessi. Molto spesso però dietro a questo paradiso del turista si possono nascondere amare sorprese. L'estate 2012 è stata da bollino nero e non solo per le canoniche code chilometriche in autostrada; il Garante della concorrenza e del mercato ha infatti inflitto una raffica di sanzioni ad alcuni dei principali operatori turistici online, rei di non aver informato in maniera corretta i consumatori sui reali costi previsti dalle offerte proposte sul sito.
A dare il via a questa "calda estate" è stata eDreams, che già lo scorso anno aveva ricevuto ben 3 multe per un totale di 135mila euro. Nelle motivazioni l'AgCm aveva definito "ingannevole" la condotta della piattaforma " in quanto veniva omessa, fin dall’inizio del contatto (ossia, nella pagina iniziale del processo di prenotazione), sia l’indicazione dei limiti di disponibilità delle stesse offerte, sia l’indicazione del costo di “gestione della pratica” e di tutte le possibili voci di costo già conoscibili ex ante (tra cui quella connessa all’utilizzo della carta di credito) così che il prezzo effettivo della transazione risultava percepibile solo dopo l’ultimazione di tutta la complessa procedura di prenotazione all’atto dell’inserimento dei dati per il pagamento con carta di credito".
Nel provvedimento adottato questa estate, il Garante ha contestato ad eDreams la mancata ottemperanza di quanto disposto dal procedimento del 2011 ed ha affermato che l'azienda "continua a promuovere la propria attività di intermediazione nell’offerta di voli, alberghi o pacchetti turistici sul proprio sito internet senza mettere i consumatori nella condizione di percepire agevolmente la portata delle offerte economiche fin dal primo contatto pubblicitario".
Dopo eDreams è toccato ad Expedia finire sotto la lente investigativa dell'AgCm. Già sanzionata anch'essa lo scorso anno, la nota piattaforma secondo l'authority ha reiterato alcune condotte ritenute ingannevoli e già condannate in precedenza come "il permanere di informative oscure circa l’identità e la sede del professionista" e la mancata chiarezza riguardo i possibili rischi connessi al mancato completamento delle transazioni (con il congelamento delle somme oltre i limiti previsti). Per Expedia quindi è stato avviato il "procedimento previsto dall’art. 27, comma 12, del Codice del Consumo, volto all’irrogazione di una sanzione amministrativa pecuniaria da 10.000 a 150.000 euro".
La lunga estate degli operatori turistici online però non si è conclusa qui. Anche per Opodo, un'altra piattaforma molto utilizzata in Italia, è scattato un procedimento simile ai precedenti. Dopo un primo intervento dell'AgCm lo scorso anno che aveva rilevato una condotta ingannevole in merito alla trasparenza delle offerte promosse sulla piattaforma, l'authority è tornata sulla questione affermando che "nonostante le implementazioni del sito web del professionista e la nuova veste grafica della homepage, non risulta garantita ai consumatori una chiara percezione […] e, pertanto, la pratica commerciale presenta il medesimo profilo di scorrettezza già accertato". Per Opodo è scattata quindi una sanzione di 20mila euro.