Alitalia, migliaia di biglietti venduti online per errore a 0 euro, la compagnia annulla tutto
Acquistare biglietti con uno sconto netto di 250 euro non è l'ultima frontiera dei voli low cost, semmai un errore interno del sito di Alitalia che rischia di costare caro alla compagnia di bandiera. E' cominciato tutto con l'offerta lanciata in rete dall'azienda, 25% di sconto sul prezzo pieno di tutti i voli, un'occasione ghiotta che ha attirato moltissimi utenti sul sito della compagnia aerea. Un problema però si è verificato sul mirror giapponese del sito, dove invece è stato promosso uno sconto decisamente più consistente, 25.000 yen, circa 250 euro, applicabile a qualsiasi volo, comprese le tratte interne italiane il cui prezzo generalmente è inferiore allo sgravo promesso.
Risultato? Biglietti a costo 0 e tantissimi utenti che, appena diffusa la notizia, si sono precipitati per cogliere al volo l'affare. Una brutta notizia però attendeva gli ignari viaggiatori. Alitalia, scoperta la falla, ha proceduto a correggere l'errore ed ha allo stesso tempo annullato tutti i voli acquistati grazie al bug, con la motivazione che gli acquisti non possono essere "emessi in paesi diversi da quello del sito in cui è stata generata la prenotazione".
Subito dopo sullo stesso sito contestato è apparsa una nota in cui si chiariva che tale offerta è riservata solo per chi parte o fa scalo a Tokyo o Osaka, una clausola non presente in precedenza e che contrasta palesemente con la possibilità di applicare tale sconto anche ai voli interni italiani (che non fanno di certo scalo in Giappone), come avvenuto prima che la falla venisse scoperta.
Immaginate adesso quale sia stata la reazione di tutte le persone che hanno approfittato dell'offerta e che si sono viste di punto in bianco annullare il biglietto regolarmente "acquistato" (si fa per dire). Dopotutto non si è trattato di un hack o di una procedura anomala da parte degli utenti che si sono limitati a comprare il biglietto sul portale ufficiale della compagnia, seppure in lingua giapponese (pratica in precedenza non contestata dalla compagnia). La rabbia non si è fatta attendere e la pagina di Facebook della compagnia è stata letteralmente sommersa di commenti, la maggior parte dei quali di tono tutt'altro che conciliante.
Sono persino nate pagine ad hoc per chiedere la restituzione del biglietto e persino un evento di protesta previsto per domenica prossima.
Sembra infatti che i biglietti "incriminati" siano tutti perfettamente regolari e conformi e che da parte di Alitalia, come sostengono gli utenti, ci sia stata una rottura unilaterale di un contratto regolare. D'altro canto, se di errore di è trattato, questo non è imputabile di certo ai viaggiatori, che hanno provveduto all'acquisto seguendo le regolari procedure previste dalla compagnia ma Alitalia non sembra intenzionata a tornare sui suoi passi.