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Allarme hacker sul vaccino contro Covid-19, stanno attaccando la catena del freddo

Lo ha svelato IBM, che ha rilevato attività sospette volte a infiltrare i sistemi di trasporto e stoccaggio dei vaccini destinati a Stati Uniti, Europa e molta parte del resto del mondo. La minaccia è rivolta in particolare ad aziende e altri soggetti che stanno approntando tecnologie e soluzioni per il trasporto dei vaccini a bassissima temperatura.
A cura di Lorenzo Longhitano
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L'annuncio della scoperta di più vaccini per Covid-19 sta per cambiare radicalmente il nostro approccio alla malattia che ha sconvolto mezzo pianeta per tutto il 2020, ma la novità sembra aver attirato l'attenzione anche di hacker senza scrupoli che potrebbero essere intenzionati a mettere i bastoni tra le ruote all'operazione di distribuzione di alcuni dei preparati. Lo ha svelato IBM, che ha rilevato attività sospette volte a infiltrare i sistemi di trasporto e stoccaggio dei vaccini destinati a Stati Uniti, Europa e molta parte del resto del mondo.

Fin dall'avvento della pandemia l'azienda statunitense ha istituito una task force dedicata esplicitamente a intercettare le minacce informatiche dirette a chi sta lavorando contro la diffusione di Covid-19. Nelle ultime settimane questa iniziativa ha rilevato attività sospette mirate ad aziende e altri soggetti istituzionali che stanno approntando tecnologie e soluzioni per il trasporto dei vaccini a bassissima temperatura come quelli di Pfizer-Biontech — che per rimanere efficaci devono essere conservati a temperature di 70 gradi sotto lo zero.

Per il momento i tentativi di intrusione si basano tutti sull'ingegneria sociale: si tratta di operazioni di phishing nei quali gli hacker contattano via email i dipendenti delle organizzazioni nel mirino, fingendosi ad esempio membri di aziende produttrici di equipaggiamenti, oppure partner commerciali o di sviluppo per le operazioni di distribuzione dei vaccini. In queste email vengono utilizzati pretesti diversi ma plausibili per richiedere ai destinatari le loro credenziali o altre informaizoni personali, che poi possono essere utilizzate per impersonare questi ultimi nel successivo raggiro con altre vittime del settore di livello più alto.

Per IBM lo scopo della campagna di phishing potrebbe essere proprio quello di "fare incetta di credenziali, probabilmente per assicurarsi un accesso alle reti interne di questi soggetti e mettere le mani su informazioni riservate relative alla distribuzione dei vaccini anti Covid-19". Sull'obbiettivo finale dietro a un'operazione del genere ci sono meno certezze, ma IBM sospetta che i responsabili siano hacker di Stato: "Informazioni accurate e sofisticate sull'acquisto e i piani di movimento di un vaccino che può avere un impatto sulla vita e l'economia in Paesi in tutto il mondo rappresentano un obbiettivo ad alta priorità per diversi governi".

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