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Amazon brevetta lo sblocco dello smartphone tramite la scansione dell’orecchio

Amazon ha da pochi giorni ricevuto l’approvazione da parte dell’US Patent and Trademark Office per un brevetto depositato nel 2011 che consente di sbloccare lo smartphone mediante la scansione dell’orecchio.
A cura di Matteo Acitelli
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Amazon ha da pochi giorni ricevuto l'approvazione da parte dell'US Patent and Trademark Office per un brevetto depositato nel 2011 che consente di sbloccare lo smartphone mediante la scansione dell’orecchio. Dopo il PIN, la password e l’impronta digitale, la scansione dell'orecchio potrebbe rappresentare dunque la prossima tecnologia in grado di sbloccare uno smartphone. Questo nuovo sistema biometrico brevettato dal colosso dell'e-commerce consente di utilizzare la fotocamera frontale per scansionare l'orecchio e sbloccare quindi il dispositivo. Come spiegato da alcuni esperti, l'orecchio rappresenterebbe un ottimo sistema di sicurezza, non esistono due orecchie identiche e per questo la tecnologia registrata da Amazon potrebbe rappresentare un'ottima alternativa all'impronta digitale.

Nel dettaglio, secondo quanto riportato nella documentazione depositata presso l'US Patent and Trademark Office, il sistema prevede la memorizzazione dell’immagine dell’orecchio sul dispositivo mobile che verrà confrontata con una nuova immagine ogni volta che si intende sbloccare lo smartphone avvicinando il dispositivo all'orecchio, il tutto sfruttando la fotocamera frontale, solitamente utilizzata per i selfie. Un'altra feature presentata da Amazon e che presto potrebbe trasformarsi in una tecnologia da utilizzare sui prossimi dispositivi Fire Phone consente di aumentare o diminuire automaticamente il volume dell’altoparlante a seconda della distanza tra lo smartphone e l’orecchio. Qualche mese fa, invece, Apple ha depositato un brevetto attraverso il quale si apprende di una nuova modalità di sblocco basata sul riconoscimento facciale. Dopo la possibilità di utilizzare l'impronta digitale grazie al sensore Touch ID, quindi, l'azienda californiana punta a permetterci di sfruttare un altro dato biometrico per accedere allo smartphone: la nostra faccia. Il brevetto suggerisce che in futuro potrebbe essere possibile utilizzare la fotocamera frontale dell'iPhone per riconoscere l'utente e sbloccare lo smartphone con un selfie.

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